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Bollettino di italianistica | 2011 | N. 2
Anno 2011 – Annata: VIII – N. 2
A cura di Raffaella Anconetani
Titolo articolo: La letteratura italiana e l’esilio
Nell’introdurre il tema di questo numero speciale del Bollettino di italianistica “La letteratura italiana e l’esilio”, Asor Rosa osserva come fra le caratteristiche primarie e genetiche della condizione letteraria italiana si possa annoverare l’esilio, inteso in senso letterale o come un modo d’essere sradicato e conflittuale, che ha caratterizzato nei secoli il rapporto tra un gran numero di letterati italiani e il loro luogo di origine. L’esilio si configura dunque come un’attitudine psichica, mentale e morale, che consiste nell’introiettare l’esclusione come stato ineliminabile e permanente della condizione di vita, di lavoro e di creazione del letterato italiano e che diviene, in molti casi, una componente fondamentale della letteratura fino a costituire uno dei più caratteristici ‘topoi’ ideologici della cultura italiana.
Lingua: ItalianoPag. 7-14
Etichette: Origini/Novecento, Duemila, Storia letteraria, Politica, Storia, Esilio,
Titolo articolo: L’arte di dire l’esilio
L’articolo analizza l’esilio di Dante individuando alcuni nodi critici posti da questo ‘dato storico’ e ‘dato testuale’. Innanzitutto, quello della sua corretta valutazione storica, a fronte delle recenti proposte provenienti dagli studi di storia medievale e di sociologia storica dei gruppi intellettuali. Quindi, sul versante della ricerca dantesca per rispondere al problema della ‘dicibilità’ della propria esperienza politica, sono evidenziati il rifiuto di Dante del regime discorsivo ‘erotico-politico’ – tipico della lirica siculo-toscana, dell’Ovidio dei “Tristia” e delle “Epistulae ex Ponto – e il progressivo slittamento da una costruzione autoriale ispirata a Boezio alla reinvenzione del modello profetico-apostolico. Il percorso evidenzia i paradossi dell’autorialità varata da Dante e da lui consegnata alla tradizione letteraria italiana.
Lingua: ItalianoPag. 17-41
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Trattatistica, Duecento, Critica letteraria, Esilio,
Titolo articolo: Appunti per una riconsiderazione del bando di Dante
Sulla base di recenti acquisizioni storiografiche e studi più antichi l’articolo propone una rilettura del bando di Dante, evidenziandone il carattere ambiguo, che costrinse chi lo subì a strategie diverse prima di elaborare una risposta adeguata. Il bando, di natura giudiziaria, acquisì una colorazione di parte solo dopo la sua emanazione. Gli studi sulle elezioni dei priori consentono di confermare e specificare i fondamenti dell’accusa di malversazione mossa a Dante: la sua elezione a priore nel 1300 e il suo ruolo di ‘savio’ elettore di priori l’anno successivo, parte di un progetto dei Bianchi per conservare il potere. Si chiarisce infine che il processo inquisitorio da cui originò il bando fu tipico del sistema in cui Dante aveva fatto politica ma anche modalità innovativa di esclusione dei nemici nella storia della lotta di parte.
Lingua: ItalianoPag. 42-70
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Comune, Intellettuale, Storia, Politica, Toscana,
Titolo articolo: Retorica dell’esilio nel canzoniere di Petrarca
Il contributo prende le mosse dal contrasto tra la rappresentazione di esule che Petrarca fornisce di se stesso nelle sue opere e le oggettive circostanze della sua esistenza, mai realmente segnata dall’esperienza dello sbandimento: la prospettiva petrarchesca dell’esilio, pietra angolare nella costruzione della propria autobiografia ideale, viene così riconosciuta nel suo costituirsi come pervasivo tema elegiaco e morale nelle tradizioni poetiche cui l’autore attinge. Nel trattamento lirico di tale tema Petrarca ricorre non tanto alla identità tra esilio e lontananza amorosa largamente sviluppata nella lirica a lui precedente (in particolare dal Dante di “Tre donne” e da Cino), quanto a moduli e ‘topoi’ propri dell’elegia classica e della poesia dell’esilio di Ovidio, i cui intertesti sono spesso riscontrabili nel canzoniere
Lingua: ItalianoPag. 71-93
Etichette: Petrarca Francesco, Rerum Vulgarium Fragmenta, Poesia, Trecento, Esule, Metafora,
Titolo articolo: L’esilio dalla politica, l’amore per la politica: lettere familiari di Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini
L’articolo indaga la condizione dell’esilio nei percorsi biografici e intellettuali di Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, soffermandosi su una sezione circoscritta dei loro epistolari privati: essi testimoniano, dopo la drammatica interruzione delle loro rispettive carriere politiche e diplomatiche, la riflessione su quanto appena accaduto e l’elaborazione di nuove strategie di difesa da opporre agli avversi colpi della Fortuna. L’analisi di una serie di nuclei tematici e stilemi retorici presenti nelle lettere del periodo dimostra come la dolorosa esperienza dell’esilio abbia costretto Machiavelli e Guicciardini a un ripensamento complessivo delle categorie ermeneutiche che avevano fino ad allora indirizzato la loro prassi politica e la loro riflessione teorica, condizionando in maniera definitiva la loro produzione coeva e successiva.
Lingua: ItalianoPag. 95-115
Etichette: Guicciardini Francesco, Machiavelli Niccolò, Epistolario, Cinquecento, Politica, Esule, Rinascimento,
Titolo articolo: Un esempio di ‘religionis causa’: Olimpia Fulvia Morata, un’umanista protestante
L’articolo inquadra storicamente la biografia e l’opera di Olimpia Fulvia Morata, umanista ferrarese avvicinatasi alle idee religiose protestanti nel periodo della frequentazione della corte di Renata di Francia e diventata poi convinta sostenitrice della riforma; dalla ricostruzione emerge anche il fervido contesto culturale ferrarese lungo il secolo XVI (tra gli umanisti determinanti nella formazione della donna, Celio Calcagnini). Esule ‘religionis causa’, Olimpia seguì il marito luterano in Germania, dove tra le difficoltà del momento storico proseguì la sua attività di colta latinista e di profonda lettrice dei testi sacri. La sua corrispondenza epistolare, fitta di scambi con i maggiori intellettuali europei, ma anche ricca di lettere ad amici e familiari rimasti in Italia, fu pubblicata in più edizioni dall’umanista Celio Secondo Curione, maestro ed amico di Olimpia.
Lingua: ItalianoPag. 116-130
Etichette: Morata Olimpia Fulvia, Epistolografia, Carteggio, Letteratura religiosa, Cinquecento, Protestantesimo, Eresia, Rinascimento, Ferrara,
Titolo articolo: ‘Specolando nelle tenebre’: su alcune lettere galileiane dall’esilio di Arcetri
Il saggio ripercorre l’esperienza di Galileo Galilei da quando, il 22 giugno 1633, egli lesse il testo contenente la sua abiura e ascoltò in abito da penitente la sentenza emessa dal Tribunale dell’Inquisizione. Allora, chiuso ufficialmente il processo, lo scienziato iniziò a fare i conti con la condizione, che lo accompagnerà per il resto dei suoi giorni, di carcerato, poi commutata in quella di esiliato. Sullo sfondo di quello che diventerà l’‘affaire’ Galileo, oggetto privilegiato di riflessione sono gli esiti psicologici e intellettuali della condanna che si abbatté su di lui: la percezione, che egli più volte manifesta nell’epistolario, del suo nuovo – perenne, come scoprirà ben presto – ‘status’, i suoi mutamenti nel corso degli anni e le implicazioni di questa condizione nel contesto culturale italiano.
Lingua: ItalianoPag. 131-151
Etichette: Galilei Galileo, Epistolografia, Seicento, Eresia, Esule,
Titolo articolo: Un doppio esilio di fine Seicento. Il genovese Giovanni Paolo Marana e l’‘esploratore turco Mahmut
Il saggio analizza il romanzo “L’esplorature turco” di Giovanni Paolo Marana dalla prospettiva del tema dell’esilio che esso presenta: un approfondimento e una riflessione, anche con spunti autobiografici, sugli stati della sofferenza, della nostalgia, della solitudine che danno spessore e profondità al nuovo tipo di personaggio romanzesco, Mahmut, il cui viaggio è occasione di confronto tra culture e prospettive lontane; e, allo stesso tempo allargamento di orizzonte, conquista di libertà mentale e inventiva che consente l’ideazione e l’elaborazione del progetto della nuova opera, iniziatrice di un nuovo genere letterario. Marana utilizza e trasforma i topoi del romanzo seicentesco (ritratto, viaggio, conoscenza e coesistenza di più lingue, rapporto col lettore) e colloca la vicenda al centro delle ossessioni del secolo: il doppio, la dissimulazione.
Lingua: ItalianoPag. 153-183
Etichette: Marana Paolo Giuseppe, L’esploratore turco, Narrativa, Seicento, Viaggio, Epistolografia, Esule, Oriente,
Titolo articolo: Pietro Della Valle pellegrino tra due esilii
L’articolo ripercorre la vita di Pietro Della Valle, contrassegnata da due esilii. Attraverso la citazione di brani tratti dal diario inedito e dalle lettere scritte durante i dodici anni di viaggi nel Mediterraneo orientale e nell’Oriente più lontano viene ricostruita la personalità del viaggiatore-scrittore, con particolare attenzione per gli aspetti linguistici della sua opera (i Viaggi) – per esempio per i numerosi e spesso inediti esotismi – che testimoniano scelte controcorrente rispetto al modello di scrittura accademica e toscaneggiante dominante al tempo. Le lettere che raccontano il lungo esilio volontario, esperienza che non rientra nelle consuetudini dei viaggiatori del tempo, provano la fiducia dell’autore nella scrittura come mezzo per ricordare e tramandare la memoria della singolare esperienza.
Lingua: ItalianoPag. 168-183
Etichette: Della Valle Pietro, Viaggi, Diario, Carteggio, Seicento, Viaggio, Storia della lingua, Esule, Oriente,
Titolo articolo: La ‘mia prigione natìa’. L’autoesilio di Vittorio Alfieri
L’articolo propone una lettura di testi alfieriani (la “Vita”, il “Trattato Del Principe e delle lettere”, l'”Epistolario”) dall’angolatura della scelta biografica e intellettuale per l’autoesilio, ben distinta dall’esperienza dell’esilio vissuta da altri autori nello stesso o in altri periodi storici, un confronto ‘e contrario’, le diverse esperienze di Foscolo e Goldoni. Una scelta, sullo sfondo del clima ideologico e culturale illuminista europeo, motivata da ragioni essenzialmente letterarie, evidenziate nella “Vita” e nell'”Epistolario”, ma non, significativamente, nel suo teatro, nelle rime e nei trattati, in un percorso che dal contatto con la politica nelle sue diverse manifestazioni storiche, ma sempre identificata con il potere, conduce alla volontà di una piena pratica letteraria, che si configura come scelta di vita assoluta.
Lingua: ItalianoPag. 184-192
Etichette: Alfieri Vittorio, Vita, Trattato del principe e delle lettere, Epistolario, Trattatistica, Autobiografia, Epistolografia, Ottocento, Viaggio, Esule,
Titolo articolo: Un migrante della libertà: la Svizzera nel lungo esilio di Foscolo
Il saggio analizza, del lungo esilio di Ugo Foscolo, esule ‘esistenziale’ ancor prima che nella realtà storico-biografica, il periodo svizzero (marzo 1815-settembre 1816) interessante per più motivi: alla difficoltà dei primi mesi caratterizzati da continui spostamenti per sfuggire alle ricerche della polizia austriaca, subentra una relativa tranquillità, rasserenata dalla prospettiva di tornare – dopo un breve soggiorno inglese – nella amata prima patria Zacinto. Fonte prima di informazione è l’epistolario, nel quale interlocutrice privilegiata di questi mesi è Quirina Mocenni Magiotti, la Donna gentile scrivendo alla quale Foscolo traccia una sorta di ‘viaggio sentimentale’ della Svizzera alla maniera di Sterne, e compone inoltre veri e propri capitoli autobiografici che ipotizza destinati ad un ‘libricciuolo’ per i posteri.
Lingua: ItalianoPag. 193-216
Etichette: Foscolo Ugo, Epistolografia, Carteggio, Memorialistica, Autobiografia, Ottocento, Viaggio, Esule,
Titolo articolo: Esilio e amor di patria: due ‘miti’ nella storia leopardiana delle idee
L’articolo esamina, con attenzione alla filosofia leopardiana della storia, la riflessione di Leopardi sull’amor di patria e sul dolore determinato dall’esilio, per lo scrittore la sensazione di attaccamento a un luogo sembra potersi determinare solo nell’‘illusione’ del ricordo, a fronte della perenne estraneità a ogni dimora reale. Lo “Zibaldone” evidenzia una radicale opposizione tra il dolore dell’esilio e l’amor di patria, miti coltivati dagli antichi e la sostanziale assenza dei due sentimenti presso i moderni. Muovendo dalla sua più ampia critica alle ‘idee eterne’, Leopardi analizza il mutare storico dell’egoismo umano: negli antichi l’amore di sé è mitizzato e trasfigurato in amor di patria, che non ha nulla a che vedere con l’altruismo, presso i moderni, caduto il mito, l’egoismo è isolamento e incapacità di raggiungere emotivamente l’altro.
Lingua: ItalianoPag. 217-228
Etichette: Leopardi Giacomo, Zibaldone, Memorialistica, Poesia, Ottocento, Esilio,
Titolo articolo: La spada e lo scudo: le scritture degli esuli risorgimentali
Il saggio analizza le scritture degli esuli italiani (lettere, dichiarazioni testimoniali, memorie e produzione creativa), per ricostruirne l’esperienza individuale, il rapporto con il passato e con il mutamento sperimentato. Gli esuli e le loro scritture vengono considerati ‘corpi catalitici’ (secondo la definizione gramsciana) inseriti nel processo di trasformazione, culturale e non solo, dell’Italia risorgimentale. A partire da un quadro generale di tali scritture, vengono presentate tre piste di ricerca – la formulazione di un canone eroico dell’esule-martire, la produzione saggistica patriottica, la produzione di tattica e strategia militare – e affrontati i casi di Pietro Giannone (“L’esule”, 1821), Giovanni Ruffini (“Lorenzo Benoni” e “Il dottor Antonio”, anni ‘30), e Luigi Mercantini (“Canti dall’esilio”, 1848), emblematici delle diverse fasi processo risorgimentale.
Lingua: ItalianoPag. 229-250
Etichette: Giannone Pietro, Ruffini Giovanni, Mercantini Luigi, L’esule, Lorenzo Benoni, Il dottor Antonio, Canti dall’esilio, Narrativa, Poesia, Carteggio, Memorialistica, Ottocento, Risorgimento, Storia, Esule,
Titolo articolo: Gli esilii del professor De Sanctis
L’autore evidenzia nell’esistenza di Francesco De Sanctis, ideologicamente centralista e unitario, una serie di esilii, alternati a fughe, emigrazioni, spostamenti coatti. Fin dagli studi napoletani, dal periodo trascorso a Cosenza, agli anni in Piemonte dopo il carcere (in cui De Sanctis si definisce ripetutamente ‘esule’) e in Svizzera, tutta la formazione del critico appare segnata dall’esilio, dallo sradicamento, e da una lontananza venata di tristezza e rimpianto. Il periodo zurighese contribuì a liberare De Sanctis dalla patina hegheliana a favore di una critica più originale, grazie all’incontro con la più avanzata cultura letteraria europea e al disagio per la chiusura degli accademici tedeschi verso la cultura italiana. Nell’esilio maturano tuttavia in modo decisivo l’impegno politico militante di De Sanctis e la sua vocazione unitaria.
Lingua: ItalianoPag. 251-269
Etichette: De Sanctis Francesco, Ottocento, Viaggio, Esule, Esilio, Europa,
Titolo articolo: L’emigrazione antifascista: scrivere del regime e dell’Italia
Avvalendosi anche di documenti inediti provenienti dal fondo Lombroso-Ferrero dell’Archivio contemporaneo Bonsanti di Firenze, l’autrice illustra in primo luogo l’attività editoriale delle Nuove Edizioni di Capolago di Lugano, punto di riferimento nelle intenzioni dei promotori per gli autori dell’emigrazione antifascista in Svizzera e nel resto d’Europa: soffermandosi in particolare sulle obiezioni mosse al progetto editoriale da Ignazio Silone, valuta i principali momenti e aspetti dell’ampia produzione intellettuale degli esuli italiani in relazione alle difficoltà incontrate nella stampa e nella diffusione dei testi. In secondo luogo esamina la trilogia scritta negli anni dell’esilio da Emilio Lussu – “La catena”, “Marcia su Roma e dintorni”, “Un anno sull’Altipiano” – vagliando le peculiarità dei singoli testi e del progetto complessivo dell’autore sardo.
Lingua: ItalianoPag. 271-294
Etichette: Lussu Emilio, Silone Ignazio, La catena, Marcia su Roma e dintorni, Un anno sull’Altipiano, Narrativa, Carteggio, Novecento, Editoria, Nuove Edizioni di Capolago, Antifascismo, Esule, Esilio,
Titolo articolo: ‘Sotto le rocce rosse lunari’: esperienza del confino e mito dell’esilio in Cesare Pavese
L’articolo esamina il motivo dell’esilio nell’opera di Cesare Pavese, in essa costante e pervasivo a partire da “I mari del sud” (1930) fino all’ultimo romanzo, “La luna e i falò” (1949-50). Nella tematizzazione elaborata dall’autore, la nozione di “esilio” si coniuga con due aree semantiche ad essa tradizionalmente contigue: il “carcere” – titolo del suo primo romanzo (1939-40), che rielabora l’esperienza del confino (1935-36) in Calabria – e l'”emigrazione”, presente in diversi testi poetici e narrativi dell’autore ma sempre nei termini di una scelta o pulsione personale e mai come fenomeno sociale. L’esperienza del confino, talora considerata dalla critica una parentesi fortuita nella vita e produzione dello scrittore, ha dunque invece rappresentato un passaggio di cruciale importanza quale momento conclusivo di una precisa fase poetica e l’avvio di una nuova.
Lingua: ItalianoPag. 295-314
Etichette: Pavese Cesare, Narrativa, Poesia, Novecento, Esilio,
Titolo articolo: Scrittori siciliani a Milano (Verga, Vittorini, Consolo)
L’articolo evidenzia il tema dell’‘esilio’, inteso anche come allontanamento volontario, nell’opera di Giovanni Verga, Elio Vittorini e Vincenzo Consolo, scrittori siciliani emigrati a Milano, mettendo in luce il rapporto tra dato biografico, l’allontanamento vissuto dai singoli autori come momento di svolta radicale della propria esistenza, e dato estetico, la rielaborazione attraverso diversi schemi di immaginazione l’esperienza vissuta. Le categorie fondamentali di cui l’autore si serve per mettere a fuoco i tratti specifici dei tre scrittori sono l’immagine della città (‘città e immaginazione’, ‘città e simbolo’, ‘città e memoria’) e l’immagine dell’isola (‘isola mitica’ per Verga, ‘isola utopica’ per Vittorini, ‘isola metaforica’ per Consolo), che fondano la scrittura della distanza della Sicilia da Milano.
Lingua: ItalianoPag. 315-338
Etichette: Verga Giovanni, Vittorini Elio, Consolo Vincenzo, Narrativa, Novecento, Esilio, Viaggio, Sicilia, Lombardia,
Titolo articolo: L’esperienza migratoria degli italiani negli Stati Uniti come ‘architesto’: muratori e scrittori nelle opere di John Fante
Dopo alcuni cenni sulla letteratura italoamericana, il saggio esamina l’opera di John Fante (1909-1983), autore americano di origini italiane, il cui successo in Italia può esser detto un involontario ‘esilio’ letterario nella terra dei genitori. I tre romanzi analizzati (“Aspetta la primavera, Bandini”, “Chiedi alla polvere” e “La confraternita dell’uva”) sono caratterizzati da una forte marca autobiografica e da un crudo e ironico realismo, tipici della scrittura metaletteraria di Fante. In particolare vengono analizzati due temi esemplari della vita e dell’opera fantiana: il rapporto tra genitori immigrati e i loro figli, e il desiderio di eternità come compenso all’anonimato dell’immigrato. Il lavoro manuale e quello letterario si identificano come atti che costruiscono visibilità, fama e immortalità in termini architettonici e testuali.
Lingua: ItalianoPag. 339-358
Etichette: Fante John, Aspetta la primavera, Bandini, Chiedi alla polvere, La confraternita dell’uva, Narrativa, Novecento, Esilio, Stati Uniti d’America,
Titolo articolo: Il ‘mal d’Europa’: storie di esuli nella narrativa di Melania Mazzucco
L’articolo affronta la rappresentazione dell’esilio nella narrativa di Melania Mazzucco, esaminando le declinazioni del tema che, filtrate dall’immaginario della scrittrice, emergono dai suoi testi: l’esilio come condizione interiore di sradicamento e solitudine originata dalla conflittualità tra il sé e l’altro e tra il sé e l’altrove e, di conseguenza, come stato esistenziale legato all’esperienza migratoria (nel racconto Seval), l’esilio come esclusione, dalla cultura e dalla società e dalla storia (nel romanzo Vita) e, infine, l’esilio come chiave interpretativa di un’epoca, gli anni Trenta in Europa, e di un romanzo, Lei così amata, in cui l’esilio è tema principale, declinato nelle sua differenti eccezioni.
Lingua: ItalianoPag. 359-380
Etichette: Mazzucco Melania, Lei così amata, Seval, Vita, Narrativa, Novecento, Migrazione, Esule, Esilio,
Titolo articolo: Vent’anni di letteratura della migrazione e di letteratura postcoloniale in Italia: un ‘excursus’
L’autrice illustra lo sviluppo della letteratura della migrazione in Italia a vent’anni dalla sua nascita, mettendola in relazione con le migrazioni transnazionali che hanno caratterizzato la società italiana contemporanea e con i conseguenti mutamenti sociali. Dopo aver posto la questione terminologica, che non è solo di ordine tassonomico, viene esaminato il passaggio da una prima fase, caratterizzata da una forte componente autobiografica, a una seconda fase di definizione, fino alla fase più marcatamente letteraria iniziata nel terzo millennio. Vengono infine identificati specifici filoni sviluppatisi recentemente con caratteristiche proprie, con particolare attenzione ai modi in cui la letteratura postcoloniale contribuisce alla riscrittura della storia da punti di vista non ufficiali e alla creazione di nuove epistemologie e nuove forme espressive.
Lingua: ItalianoPag. 381-407
Etichette: Letteratura postcoloniale, Letteratura della migrazione [includere tra i descrittori?] Autobiografia, Novecento, Migrazione, Viaggio, Storia,
Titolo articolo: La lingua italiana tra identità nazionale e migrazioni
L’autrice illustra i principali eventi linguistici tenutisi nel primo semestre del 2011, dedicati sia alla celebrazione della identità nazionale italiana, in occasione dei 150 anni dell’Unità, sia alle riflessioni sui ‘nuovi italiani’. Il 21 febbraio, Giornata Internazionale Unesco della Lingua Madre, a Roma il Quirinale ospitava il convegno “Lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale” e il Vittoriano quello su “Lingua madre e immigrazione”. I risultati di tali convegni, le presentazioni della rivista “madrelingua”, le discussioni sul test d’italiano che i migranti sono ora tenuti ad effettuare suggeriscono interrogativi non solo sulla configurazione odierna della lingua italiana, e sulle possibilità e modalità di incontro tra culture e lingue madri diverse.
Lingua: ItalianoPag. 409-423
Etichette: Novecento, Lingua italiana, Storia della lingua, Identità, Migrazione, Unità d’Italia,
Titolo articolo: L’esilio e il mondo
Evocando luoghi e personaggi dei propri romanzi, Bijan Zarmandili svela i caratteri di una scrittura nata da un esilio che non prevede il ritorno: essa è frutto di un dialogo costante con la propria memoria, la quale restituisce l’identità che si rischia di perdere, ed è salvifica perché trasforma la nostalgia in un atto creativo. L’esilio è necessariamente un luogo ibrido, e la letteratura d’immigrazione, meglio detta ‘letteratura dell’esilio’, è sempre ibrida, esito della metamorfosi complessa delle diverse culture che si incontrano, essa ha inoltre, necessariamente, una dimensione politica: la dittatura e l’integralismo religioso, oggetto dei romanzi, da cui uno sguardo sull’integrazione che l’Italia garantisce oggi, e la sua lontananza della dagli anni Sessanta, quando essa poteva dirsi laboratorio culturale e politico per le giovani generazioni provenienti dal Terzo Mondo.
Lingua: ItalianoPag. 425-429
Etichette: Zarmandili Bijan, Narrativa, Novecento Oriente, Esule, Esilio, Storia,
Titolo libro/articolo recensito: De l’éloquence en vulgaire
A cura di: Irene Rosier-Catach
Traduttore: Anne Grondeux, Ruedi Imbach, Irène Rosier-Catach
Edizioni: Fayard, Paris – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 431-436
Recensore/i: Zanni Raffaella
Etichette: Alighieri Dante, De vulgari eloquentia, lingua italiana, storia della lingua,
Titolo libro/articolo recensito: Caterina Sforza et Machiavel ou L’origine d’un monde
Edizioni: Vecchiarelli, Manziana (RM) – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 436-438
Recensore/i: Giorgio Inglese
Etichette: Machiavelli Niccolò, Istorie fiorentine, Discorsi, Cinquecento, Storia,
Titolo libro/articolo recensito: Lettere dalla Garfagnana
A cura di: Alfonso Gatto
Edizioni: Diabasis, Reggio Emilia – 2009
Lingua: Italiano
Pag. 438-444
Recensore/i: Raffaella Anconetani
Etichette: Ariosto Ludovico, Lettere, Cinquecento, Epistolografia,
Titolo libro/articolo recensito: Galileo. La scrittura dell’esperienza. Studi sulle lettere
Edizioni: ETS, Pisa – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 444-447
Recensore/i: Lucinda Spera
Etichette: Galilei Galileo, Lettere, Epistolografia,
Titolo libro/articolo recensito: Uncertain Justice. Crimes and Retribution in Contemporary Italian Crime Ficiton
Edizioni: Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 448-449
Recensore/i: Giorgio Nisini
Etichette: Narrativa, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Letteratura come filosofia naturale
Edizioni: Medusa, Milano – 2009
Lingua: Italiano
Pag. 449-454
Recensore/i: Alessandro Giarrettino
Etichette: Calvino Italo, Gadda Carlo Emilio, Levi Primo, Novecento, Narrativa, Filosofia,
Abstract in italiano e in inglese dei contributi contenuti nel numero della rivista.
Lingua: Inglese/ItalianoPag. 455-456
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Note biobibliografiche sugli autori dei contributi contenuti nel numero della rivista.
Lingua: ItalianoPag. 467-671
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