Le riviste sostenitrici
Aprosiana | 2006 | N. 14
Anno 2006 – Annata: XIV – N. 14
A cura di Girolamo de Miranda
Titolo articolo: Il “Ritratto del Casalino” di Gian vincenzo Imperiale
Biografia ed esercizio letterario s’intrecciano nella composizione del “Ritratto del Casalino”. Soffermandosi sulla duplice pubblicazione dell’opera (1637), il patronage degli Intrepidi e quello dei Gelati, si cerca di evidenziare una parte della fitta rete di rapporti che Gian vincenzo Imperiale ebbe con personalità importanti del mondo politico e culturale del tempo. Il testo secentesco è analizzato nelle caratteristiche formali ed è riassunto il suo contenuto. Emergono prepotenti alcuni temi fondamentali, la suggestione pastorale e l’eco del mondo ligure, tra aristocrazia gaudente e una patina di malinconia.
Lingua: ItalianoPag. 11-33
Etichette: Imperiale, Gian Vincenzo; Morando, Bernardo; Letteratura pastorale; Poesia; Filologia; Politica; Genova; Seicento,
Titolo articolo: Giacinto Andrea Cicognini: un amico dell’Academia veneziana degli Incogniti
La possibile appartenenza del drammaturgo Giacinto Andrea Cicognini (1606-1649) all’Accademia veneziana degli Incogniti non ha trovato finora un riscontro chiaro e oggettivo. L’indubbia amicizia del fiorentino con due sodali, Alessandro Adimari e Giulio Strozzi, e la struttura stessa del sodalizio, aperto anche ai viaggiatori di passaggio, fa supporre che Cicognini abbia avuto dei contatti con quel sodalizio, senza avere però un ruolo ufficiale al suo interno.
Lingua: ItalianoPag. 34-40
Etichette: Cicognini, Giacinto Andrea; Adimari, Alessandro; Strozzi, Giulio; Accademia; Incogniti; Biografia; Teatro; Venezia; Seicento,
Titolo articolo: Fonti per il Grechetto e per Nicolas Poussin. Osservazioni su alcune pagine erudite d’Agostino Mascardi
Agostino Mascardi, umanista e letterato della prima metà del Seicento, prese parte in maniera attiva e produttiva alla vita della Roma di Urbano VIII, ricoprendo cariche importanti, come quella di Camerier d’Honore del Papa, e pubblicando vari scritti quali i “Discorsi morali sopra la Tabula di Cebete Tebano” e il trattao “Dell’Arte istorica”. Attraverso la sua vita e le pagine delle sue opere, questa ricerca prova a raccogliere spunti utili a delineare quel dialogo che nella Roma barocca passava dalla vita sociale, umanistica ed accademica, alle scelte stilistiche di alcuni pittori dell’epoca, nel caso di questo articolo Nicolas Poussin ed il Grechetto. Costoro, molto probabilmente, hanno avuto modo di conoscere sia personalmente che attraverso i suoi scritti, la cultura d’Agostino Mascardi. Forse sono stati da lui influenzati in alcuni aspetti della loro creazione, nella scelta di qualche tema da rappresentare.
Lingua: ItalianoPag. 41-53
Etichette: Mascardi, Agostino; Poussin, Nicolas; Grechetto; Letteratura; Pittura; Trattatistica; Accademia; Roma, Seicento,
Titolo articolo: I libri a stampa del XVII secolo tra censura religiosa e civile: note sulle norme in uso a Genova
Attraverso l’analisi di esempi tratti dai volumi della Civica Biblioteca Aprosiana, sono illustrate le leggi e le procedure di controllo relative alla produzione di materiale a stampa nella Repubblica di Genova nei secoli XVI e XVII. La progressiva diffusione dei testi pubblicati finì per favorire anche la diffusione dell’ideologia della Riforma : siffatto pericolo non passò inosservato alla Chiesa, né alle autorità civili. Nacque una politica censoria volta a controllare, tramite la costituzione d’apposite magistrature, il contenuto delle opere edite. Come sarebbe stata la storia culturale d’Italia se non ci fossero stati i condizionamenti inquisitoriali?
Lingua: ItalianoPag. 54-81
Etichette: Editoria; Storia; Inquisizione; Indice; Genova; Civica Biblioteca Aprosiana; Religione; Cultura; Seicento,
Titolo articolo: Carlo Maria Maggi librettista: i rapporti con il teatro spagnolo
Il saggio prende in esame i tre libretti per musica composti dal drammaturgo milanese Carlo Maria Maggi: “Bianca di Castiglia” (1669), “Gratitudine umana o Affari ed amori” (1670 e 1675) e “Il trionfo d’Augusto in Egitto” (1672). Particolare attenzione viene riservata al rapporto di tali testi con la commedia del Siglo de Oro per ciò che concerce soggetti, ambientazione, meccanismi drammaturgici e topoi. Al contempo, viene evidenziata l’originalità della scrittura maggesca, caratteristicamente sospesa tra le convenzioni barocche e la ricerca di una sobrietà linguistica e formale che anticipa le istanze arcadiche.
Lingua: ItalianoPag. 82-102
Etichette: Maggi, Carlo Maria; Musica; Libretto; Teatro; Spagna; Milano; Lope de Vega; Barocco; Arcadia; Filologia; Critica; Seicento,
Titolo articolo: Per l’edizione dell'”Eudemia” di Giano Nicio Eritreo. II. “Eudemiae. Liber Primus”
Facendo seguito ad una precedente (e introduttiva) puntata della stessa indagine, l’autore ripubblica il primo libro di un romanzo latino d’età barocca (l'”Eudemia” del romano Gian Vittorio Rossi, meglio noto con lo pseudonimo umanistico di Giano Nicio Eritreo). Offre – in aggiunta alla traduzione – un copioso apparato di loci similes e una nota finale che descrive i testimoni impiegati, illustra alcuni tratti pertinenti della lingua dell’operetta ed emenda (dove necessario) la lezione del testo tradito.
Lingua: ItalianoPag. 105-157
Etichette: Eritreo, Giano Nicio; Rossi, Gian Vittorio; Romanzo, Letteratura latina; Filologia; Critica, Edizione; Traduzione; Linguistica; Roma; Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: I “frutti dell’armi”. Volti e risvolti della guerra nel ‘600 in Italia
Edizioni: Philobiblon Edizioni, Ventimiglia (Im) – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 161-162
Recensore/i: Girolamo de Miranda
Etichette: Letteraura; Trattatistica; Guerra; Religione; Italia; Seicento,
A cura di: Marco Santoro, Maria Gioia Tavoni
Edizioni: Edizioni dell’Ateneo, Roma – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 163-165
Recensore/i: Girolamo de Miranda
Etichette: Editoria, Paratesto; Filologia; Critica; Biblioteconomia; Storia; Quattrocento; Cinquecento; Seicento; Settecento; Ottocento; Novecento,
A cura di: Gli scenari di Flaminio Scala
Edizioni: Laveglia, Salerno – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 165-168
Recensore/i: Monica Brindicci
Etichette: Scala, Flaminio; Teatro; Maschera; Commedia dell’Arte; Perrucci, Andrea; Letteratura; Critica; Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: Gianvincenzo Gravina giurista e politico. Con un’appendice di scritti inediti
Edizioni: Franco Angeli, Milano – 2006
Lingua: Italiano
Pag. 168-170
Recensore/i: Tiziana Carena
Etichette: Gravina, Gianvincenzo; Diritto; Filosofia; Arcadia; Napoli, Seicento; Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: La “Gerusalemme celeste” di Otranto
Edizioni: Congedo, Galatina (Le) – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 170-172
Recensore/i: Francesca Curti
Etichette: Otranto; Religione; Storia; Arte; Iconologia; Letteratura; Cinquecento; Seicento,
A cura di: Andrea Bacchi, Luciana Giacomelli
Edizioni: Prov. Autonoma di Trento – Univ. degli Studi di Trento, Trento – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 172-176
Recensore/i: Paolo Dalla Torre
Etichette: Trentino; Arte; Scultura; Barocco; Architettura; Orificeria; Critica; Seicento; Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: El barroc musical
Edizioni: Diputaciò de Girona – Caixa de Girona, Girona (Spagna) – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 176-179
Recensore/i: Lucio Tufano
Etichette: Musica; Barocco; Pedagogia; Catalogna; Girona; Spagna; Seicento; Settecento,
Titolo articolo: Don Giovanni e il teatro. Appunti su uno studio di Umberto Curi
L’autore propone una lettura della figura di don Giovanni come metafora della ricerca del piacere, come archetipo filosofico dell’uomo occidentale, diviso tra peccato e pentimento tardivo. Il tema è oggetto di scrittura teatrale, di accompagnamento musicale (si pensi a Mozart, su tutti): sulla scena trionfa il tormento, la sfida blasfema all’ordine costituito. Curi affronta una seducente disamina della metamorfosi di questo mito, prima di tutto barocco.
Lingua: ItalianoPag. 183-188
Etichette: Curi, Umberto; don Giovanni; Libertinismo; Musica; Letteratura; Critica; Perrucci, Andrea; Seicento; Settecento,
Titolo articolo: In margine all’epistolario di Salvator Rosa
La studiosa presenta l’epistolario curato da Lucio Festa e Gian Giotto Borrelli per il Mulino (2003), analizzando i nuclei tematici, facendo accenno ad alcuni particolari della biografia del pittore sottolineando la poetica sottesa alle scelte artistiche di Rosa, caposaldo della pittura seicentesca. Specifica attenzione è riservata ai criteri di trascrizione, alla curatela che è ben apprezzabile ma che ha anche operato alcune scelte discutibili. Sullo sfondo sono le “Satire” rosiane, il loro gusto barocco, poi i committenti e le aspirazioni di una personalità di grande talento del XVII secolo.
Lingua: ItalianoPag. 189-197
Etichette: Rosa, Salvator; Satira; Epistolario; Letteratura; Critica; Arte; Filologia; Biografia; Seicento,
Titolo articolo: Un omaggio dovuto. Il meraviglioso mondo d’Adalgisa Lugli in una raccolta postuma dei suoi scritti
Con la riproposta di una serie di saggi – rari o meno rari – che sottolineano l’acutezza metodologica di Lugli, l’autrice traccia un profilo biografico della studiosa prematuramente scomparsa, mette in risalto quella passione per la Wunderkammer e tutte le meraviglie cinquecentesche e barocche, per il prezioso ed il frivolo che è chiave per comprendere l’alba della scienza moderna. Di valore sono anche le indagini di Lugli sull’arte novecentesca, la sicurezza con la quali si sofferma sulle forme di Medardo Rosso, sull’arte Savinio o De Chirico. Dall’analisi delle provenienze bibliografiche dei testi presentati è la prova dei mille contatti, del milieu intellettuale nel quale è maturata Adalgisa Lugli.
Lingua: ItalianoPag. 198-207
Etichette: Lugli, Adalgisa; Antiquaria; Arte; Collezionismo; Wunderkammer; Critica; Storia; Cinquecento; Seicento; Settecento; Ottocento; Novecento,
Titolo articolo: L'”inventio” di un culto barocco e l’affermazione di un primato: Santa Rosalia e la Palermo secentesca nelle ricerche di Sara Cabibbo
E’ ripercorso il culto della principale santa patrona della capitale siciliana, seguendo il racconto storico proposto da Cabibbo. Appare evidente l’opera di mediazione della Chiesa tra aspirazioni salvifiche popolari, ambizioni nobiliari e diktat romano. L’Antico Regime non ha paura del macabro, si nutre di misteri e di burocrazia, trasforma una vergine in eroina, la utilizza come protezione dalle epidemie e come strumento di repressione. E’ una storia secentesca. La devozione palermitana è oggi mutata ma è ancora grande; Rosalia però non riesce ad essere più un parafulmine, non protegge dalla decadenza e dalla corruzione. Peccato!
Lingua: ItalianoPag. 208-213
Etichette: Cabibbo, Sara; S. Rosalia; Storia; Religione; Collezionismo; Letteratura; Arte; Politica; Palermo; Seicento,
Titolo articolo: The man in black. Rituali dell’eleganza in un celebre ritratto di Giovanni Battista Moroni
La presentazione del noto ritratto (da poco restaurato) de “Il cavaliere in nero” di Giovanni Battista Moroni, nelle sale del museo milanese Poldi Pezzoli, è momento di riflessione sull’arte sartoriale padana, sull’uso dei colori nel XVI secolo, sulla forza ipnotizzante del nero, lutto iberico e stile profondo per i nobiluomini europei del tempo. Chi era l’uomo ritratto da Moroni? Che vogliono dire la sua posa, il nitore spettrale della scenografia che accompagna la sua silouette? Mostra e catalogo relativo celebrano l’eleganza tra Cinque e Seicento, il valore politico degli abiti, gli echi letterari del chiaroscuro, che è teoria filosofica ed espediente pittorico. Nel menzionato XVI secolo (poi anche dopo) quei colori sono caratteristica precipua delle vedove, protagoniste della trattatistica di molti, ad esempio di Giulio Cesare Cabei.
Lingua: ItalianoPag. 214-219
Etichette: Moroni, Giovanni Battista; Milano; Arte; Ritrattistica; Sartoria; Commercio; Economia; Colore; Trattatistica; Spagna; Cabei, Giulio Cesare; Vedovanza; Cinquecento; Seicento,