Le riviste sostenitrici
Aprosiana | 2005 | N. 13
Anno 2005 – Annata: XIII – N. 13
A cura di Girolamo de Miranda
Titolo articolo: Sopra il vulcano (Montale, Bécquer, il barocco)
Sono analizzati i rapporti fra Eugenio Montale e Gustavo Adolfo Bécquer, prendendo in considerazione le citazioni che il letterato italiano fa, in poesia, dei versi dell’autore spagnolo ed anche i saggi in cui egli accenna criticamente alla poesia becqueriana. Alla base del lavoro è la lezione della cultura barocca. I dati intertestuali sono letti alla luce del peculiare petrarchismo di entrambi i lirici, vissuti a cavallo tra il XIX ed il XX secolo,in un quadro di tradizione “metafisica”, o di “realismo metafisico” , sul quale in verità Roberto Gigliucci è già intervenuto dettagliatamente con precedenti pagine.
Lingua: ItalianoPag. 11-16
Etichette: Montale Eugenio, Bécquer Gustavo Adolfo, Poesia, Fililogia, Crtitica, Barocco. Letteratura spagnola, Seicento; Novecento,
Titolo articolo: Un’ipotesi per “La strage degli Innocenti” di Nicolas Poussin (Chantilly, Museo Condé)
Dopo aver riassunto ed illustrato i dati noti relativi alla datazione e alle fonti letterarie della seconda e più famosa “Strade degli Innocenti” di Nicolas Poussin (Chantilly, Museo Condé), già nella collezione del marchese Vincenzo Giustiniani (1564-1637), l’autore dell’articolo propone di riconoscere nel marchese il possibile committente del dipinto. Suggerisce una possibile analogia fra la strage evangelica e un terribile evento che aveva colpito la famiglia del marchese: la strage dei fanciulli Giustiniani di Chios, nel 1566. In quell’anno l’isola, dominio secolare della nobile famiglia, venne invasa dagli Ottomani e ventuno ragazzi, tutti appartenenti a vari rami dei Giustiniani, vennero deportati a Costantinopoli ed ivi trucidati. Il marchese Vincenzo, all’epoca bimbo di due anni, scampò all’eccidio. L’ipotesi è sostenuta anche sulla base di riscontri tematici fra la narrazione della tragedia evangelica e le rievocazioni della strage dei Giustiniani.
Lingua: ItalianoPag. 17-26
Etichette: Poussin, Nicolas; Giustiniani, Vincenzo; Collezionismo; Costantinopoli; Storia; Arte; Religione; Chios; Guerra; Cinquecento; Seicento,
Titolo articolo: L’archetipo del giardiniere nell’opera di Giovan Battista Andreini
E’ realizzato un percorso di lettura dell’opera drammaturgica di Giovan Battista Andreini attraverso l’antica e fortunata metafora del “giardiniere”. Questa figura è, di volta in volta, allegoria non solo del padre, dell’attore, del poeta e del principe ; è anche preciso riferimento alla Maddalena penitente, alla Vergine Maria, a Cristo e, finanche a Dio. Sono pure indagati poemi sacri e burleschi, raccolte di versi. L’autore dell’articolo affronta la vasta bibliografia andreiniana, ancora oggi in parte inesplorata, al fine d’offrire al lettore un aspetto nuovo dello scrittore d’Antico Regime: le sue reali passioni per il mondo campestre. Al termine della sua carriera, egli smette gli abiti dell’Innamorato Lelio per indossare quelli del fattore nella tenuta mantovana di Ca’ di Mondraghi.
Lingua: ItalianoPag. 27-54
Etichette: Andreini, Giovan Battista; Giardino; Agricoltura; Teatro; Barocco; Poema; Lirica; Metafora; Attore; Religione; Seicento,
Titolo articolo: “Il Principe giardiniero” e il suo vero autore: Giovanni Andrea Moniglia
“Il Principe giardiniero”, di datazione incerta ma pubblicato in varie edizioni tra il 1664 ed il 1684, è l’oggetto di questo studio. Parte della tradizione attribuisce il testo a Giacinto Andrea Cicognini (1606-1649); l’autrice dell’articolo dimostra che la reale paternità è quella di Giovanni Andrea Moniglia (1624-1700). L’analisi si basa su due elementi fondamentali: un manoscritto conservato a Firenze, che è stato collazionato con le stampe; una lettera preziosa, “tranche” della corrispondenza tra Jacopo Lapi ed Angelico Aprosio.
Lingua: ItalianoPag. 55-58
Etichette: Moniglia, Giovanni Andrea; Cicognini, Giacinto Andrea; Teatro; Critica; Filologia; Epistolario; Lapi, Jacopo; Aprosio, Angelico; Letteratura; Seicento,
Titolo articolo: “Amo, peno, gioisco”: tre intonazioni per una cantata (A. Scarlatti, A. M. Bononcini, G. Bononcini)
Le composizioni musicali esaminate costituiscono intonazioni diverse di un medesimo testo letterario. Il raffronto analitico porta a individuare stilemi tipici della scuola bolognese, in particolare rispetto alla prassi esecutiva. Vengono inoltre isolati alcuni “topoi” musicali propri della cantata nel suo periodo aureo. Delle tre versioni considerate – ben noti gli autori, Alessandro Scarlatti, Antonio Maria Bononcini, Giovanni Bononcini -, quella dell’ultimo compositore menzionato persegue in modo più evidente la rappresentazione degli “affetti” suggeriti dai versi.
Lingua: ItalianoPag. 59-68
Etichette: Scarlatti, Alessandro; Bononcini, Antonio Maria; Bononcini, Giovanni; Musica; Letteratura; Filologia; Cantata; Bologna; Poetica; Seicento; Settecento,
Titolo articolo: La fine del soldato. Note sulla corrispondenza con Pio Massa e sulla morte d’Angelico Aprosio
E’ la disamina di una corrispondenza preziosa, quella tra Aprosio ed il domenicano Pio Massa, curiosissimo interlocutore e lettore attento, preoccupato per ricerche e testi da reperire, per la salute dell’amico intemelio, progressivamente affaticato, invecchiato. Dall’articolo di Durante, dai documenti da lui menzionati, emergono un ricco mondo editoriale, contatti testimoniati (o poco testimoniabili), omaggi cortigiani, lo spaccato di un universo fatto di erudizione, pettegolezzi, viaggi. La morte sopraggiunse Aprosio il 23 febbraio 1681: frate Angelico non aveva mai smesso di vergare pagine e pagine, d’avere numerose relazioni epistolari, di curare libri come figli, di progettare.
Lingua: ItalianoPag. 71-78
Etichette: Aprosio, Angelico; Epistolario; Letteratura; Religione; Massa, Pio; Ventimiglia; Napoli; Erudizione; Biografia; Seicento.,
Titolo articolo: Per l’edizione dell'”Eudemia” di Giano Nicio Eritreo. I. Anditi ed aule di una pinacoteca animata. Introduzione all’Eritreo romanziere
Come premessa alla ripubblicazione del primo libro di un dimenticato romanzo latino d’età barocca, l'”Eudemia” del romano Gian Vittorio Rossi – meglio noto con lo pseudonimo umanistico di Gano Nicio Eritreo -, che sarà proposto nel prossimo numero della rivista “Aprosiana” (a. XIV, 2006), è questa introduzione con un ricco corredo. E’ proposta una guida alla lettura di taglio narratologico, un commentario sulle fonti del testo. Maragoni è un attento filologo: sono rese comprensibili la genesi, l’indole e la veste stilistica di un’opera raffinata, scritta in una stagione caratterizzata da molteplici ambizioni e da tante suggestioni (pittoriche, antiquarie, filosofiche).
Lingua: ItalianoPag. 81-104
Etichette: Eritreo, Giano Nicio; Pseudonimo; Rossi, Gian Vittorio; Romanzo; Guida alla lettura; Narratologia; Commento; Critica; Stilistica; Latino; Erudizione; Filologia; Roma; Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: Plaza Mayor in Castelnuovo Ovvero i giuochi dei tori nella Napoli del Seicento
Edizioni: Comune di Napoli – Assessorato ai Grandi Eventi, Napoli – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 107-108
Recensore/i: Girolamo de Miranda
Etichette: Gioco; Letteratura; Storia; Iconografia; Arte; Tauromachia; Spagna; Napoli, Vicereame; Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: La quadreria di Lorenzo Onofrio Colonna. Prestigio nobiliare e collezionismo nella Roma barocca
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 109-110
Recensore/i: Francesca Curti
Etichette: Colonna, Lorenzo Onofrio; Collezionismo; Arte; Aristocrazia; Storia; Chiesa; Roma; Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: La casa dell’eretico. Arte e cultura nella quadreria romana di Pietro Gabrielli (1660-1734) a Palazzo Taverna di Montegiordano
Edizioni: Istituto Nazionale di Studi Romani, Città di Castello – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 110-112
Recensore/i: Loredana Lorizzo
Etichette: Gabrielli, Pietro; Collezionismo; Letteratura; Arte; Chiesa; Inquisizione; Storia; Roma, Seicento; Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: Alessandro Pini viaggiatore in Egitto (1681-1683) – De moribus Turcarum
A cura di: Rosario Pintaudi – Davide Baldi
Edizioni: Istituto Italiano di Cultura del Cairo, Il Cairo (Egitto) – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 112-115
Recensore/i: Stefano Villani
Etichette: Pini, Alessandro; Viaggio; Cronaca; Storia; Letteratura; Religione; Egitto; Firenze, Epistolario; Filologia; Latino; Traduzione; Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: Musica e identità nobiliare nell’Italia del Rinascimento. Educazione, mentalità, immaginario
Edizioni: Leo S. Olschki, Firenze – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 115-117
Recensore/i: Lucio Tufano
Etichette: Musica; Arstocrazia; Rinascimento; Letteratura; Storia, Castiglione, Baldassarre; Critica; Cinquecento; Seicento,
A cura di: Mariateresa Dellaborra
Edizioni: Leo S. Olschki, Firenze – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 117-120
Recensore/i: Lucio Tufano
Etichette: Cesti, Antonio; Musica; Critica; Vienna; Europa; Letteratura; Teatro; Seicento,
Titolo articolo: Giardini fra realtà e letteratura. A proposito della riedizione di un volume di Lauro Giovanni Magnani
E’ proposto, dopo una attenta rielaborazione, l’intervento pronunciato da Vazzoler in occasione della presentazione della riedizione de “Il Tempio di Venere” di Lauro Giovanni Magnani (Genova, Sagep, 2005). L’opera è costellata da una fitta trama di riferimenti culturali (poetici, teatrali, musicali), ripresi nella recensione allo scopo di far luce sulla storia sei-settecentesca. In risalto sono metodi di ricerca, l’elaborazione critica, la sapenza e la scrittura di Magnani.
Lingua: ItalianoPag. 123-128
Etichette: Magnani, Lauro Giovanni; Giardino; Letteratura; Arte; Teatro; Poesia; Critica; Genova; Seicento; Settecento; Ottocento,
Titolo articolo: Una memorabile giovinezza. Jusepe de Ribera nelle pagine di Justus Lange
E’ la disamina di una biografia di Ribera, uscita all’estero (Wurzburg, Ergon, 2003): la studiosa analizza le pagine di Lange, confrontandole con quella di una ricca bibliografia cirica italiana. Sono ricordati alcuni episodi significativi degli anni di formazione del pittore secentesco, il suo arrivo a Napoli, l’immersione (durata decenni) nella vita vivacissima e stimolante del viceregno. Ribera è nel sud d’Italia nei primi decenni del XVII secolo, si muove tra altri artisti, uomini di lettere, cortigiani, nobili e religiosi: in questo contesto nascono capolavori.
Lingua: ItalianoPag. 129-134
Etichette: Ribera, Jusepe; Lange, Justus; Arte, Critica; Biografia; Spinosa, Nicola; Storia; Napoli; Gesuiti; Viceregno; Seicento,
Titolo articolo: In viaggio col cardinale Barberini. Note su un diario di Cassiano dal Pozzo
E’ presentata la prima edizione commentata del diario tenuto da Cassiano dal Pozzo durante il suo viaggio in Spagna nel 1626 (Aranjuez (Madrid), Ediciones Doce Calles, 2004): lo studioso aveva il ruolo di coppiere ed era al seguito della legazione pontificia capeggiata dal cardinale Francesco Barberini. La relazione ripercorre tutte le tappe del viaggio. Con la curatrice del volume, Alessandra Alselmi, l’autrice della recensione fa riferimento agli interessi eruditi, alle passioni artistiche dei protagonisti in movimento, giunge a Barcellona, alla corte madrilena, poi fa un percorso a ritroso tra curiosità e pericoli, riti ecclesiastici, compiaciuta etichetta. I viaggi mutano le prospettive di coloro che li fanno; pure cambiano naturalmente le idee di quelli che in seguito leggono corrispondenze, dispacci, un diario.
Lingua: ItalianoPag. 135-140
Etichette: Barberini, Francesco; dal Pozzo, Cassiano; Collezionismo; Arte; Viaggio; Politica; Storia; Religione; Erudizione; Italia; Spagna; Seicento,
Titolo articolo: Damien Hirst, Miguel de Cervantes e il genio barocco dell’ironia
In occasione della prima grande retrospettiva in Italia delle opere di Damien Hirst, scandaloso e non a caso affermatissimo artista contemporaneo britannico, della pubblicazione di un relativo catalogo coloratissimo (Napoli, Electa Napoli, 2004), come dei quattrocento anni della “princeps” della prima parte del “Dom Quijote” di Cervantes si fa il punto sul concetto di ironia, raro genio senza dubbio sotteso alla poetica dello scrittore spagnolo ma qualità arbitrariamente attribuita anche a tante celebri opere dell’inglese (animali sezionati e custoditi in formalina; tele composte da mille ali di farfalle; carni in decomposizione; armadietti seppi di medicinali…). Mirabilia e stratificazioni culturali, tra arte e letteratura, sembrano in qualche maniera simili. L’idea è però che per essere davvero ironici, è necessario avere senso morale, possedere codici consolidati – esistenti e ben visibili nel Cinque e Seicento italiano e spagnolo – da mettere in discussione appunto con un sorriso.
Lingua: ItalianoPag. 141-146
Etichette: Hirst, Damien; Cervantes, Miguel; Arte; Collezionismo; Romanzo; Letteratura; Don Chisciotte; Poetica; Londra; Spagna; Napoli; Barocco; Seicento; Novecento,