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Annali d’italianistica | 2013 | N. 31
Anno 2013 – N. 31
A cura di Paola Pagano
Titolo articolo: Introductory note
Volume composto in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla nascita di Boccaccio. Vengono ricordate le dieci giornate e si dà rilievo alla cornice della brigata studiando aspetti generalmente trascurati relativi alla cosiddetta ‘novella portante’.
Lingua: InglesePag. 15-16
Etichette: Boccaccio Giovanni, Il Decameron, Italia, Trecento,
Titolo articolo: The Decameron’s All-Encompassing Discourse: Topoi of the Poet, Women, and Critics
Con il “Decameron” Boccaccio ha inteso probabilmente riscrivere i sei giorni biblici della creazione. La “Genesi” si ferma prima della caduta dell’uomo mentre il “Decameron” parte dalla degenerazione umana rappresentata dalla peste scoppiata a Firenze. Il testo ruota intorno a d alcuni elementi cruciali: la figura sovrastante dell’autore-narratore, le donne innamorate, le critiche dei detrattori.
Lingua: InglesePag. 17-55
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Topoi, Poeta, Donne, Critica, Italia, Trecento,
Titolo articolo: The Brigata’s Overarching Tale: Rewriting the Christian Middle Ages
Il Decameron riscrive il tradizionale approccio cristiano medievale alla vita rappresentato ad esempio dal pellegrinaggio dantesco di attraversamento della vita per arrivare a Dio. Il novelliere contiene certamente tutti gli elementi tipici della vita medievale tuttavia rivissuti attraverso la parodia che stigmatizza l’ipocrisia contemporanea e mira alla formulazione di una visione dell’uomo in linea con lo spirito cristiano autentico. Le prime nove giornate possono essere interpretate come la pars destruens del testo mentre nella decima giornata prende forma il tentativo di costruire una comunità umana fondata sulla compassione e sulla solidarietà verso tutti coloro che soffrono.
Lingua: InglesePag. 57-98
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Cristianesimo, Medioevo, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Movement, Moment, and Mission in the Opening Day of the Decameron
La prima giornata del Decameron rappresenta un universo umano e geografico molto vario nel quale tempo e lingua creano dinamismo. Allontanandosi dall’atemporale e dogmatica fissità dell”exemplum’, le novelle del Decameron propongono una concretezza e relatività storica connessa alle variabili temporali, geografiche e linguistiche.
Lingua: InglesePag. 101-129
Etichette: Prima giornata, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Tempo, Lingua, Italia, Trecento,
Titolo articolo: The Decameron’s Ballads & Emilia’s Happy Song
Data l’importanza della poesia, della musica e della danza nella società medievale, Boccaccio attribuisce un ruolo fondamentale alle dieci ballate all’interno dell’economia del metaracconto della brigata di giovani. Le ballate occupano un posto di rilievo al termine di ciascuna giornata in relazione al cambio di reggimento e all’assegnazione di un nuovo tema per il giorno seguente e sono il luogo dove i dieci giovani raccontano la propria personale storia. La ballata di Emilia chiude la prima giornata ed è un inno alla contemplazione della bellezza e all’esaltazione della dignità umana. La ballata, nell’esaltazione idealistica del valore umano, fa da contraltare alla descrizione dei vizi presente nelle novelle e si ricolelga agli intenti della decima giornata.
Lingua: InglesePag. 131-171
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Ballate, Ballata di Emilia, Italia, Trecento,
Titolo articolo: “Decameron” 2: Filomena’s Rule between Fortune and Human Agency
La seconda giornata tratta dell’interazione tra la fortuna e la capacità umana e le storie riguardano per lo più casi di salvezza e recupero dello status sociale e del patrimonio. Una combinazione di sfortuna, buona sorte, istinto e capacità determina la caduta o il lieto fine dei racconti. Il ruolo di rilievo assegnato alla fortuna suggerisce una parodia della credenza medievale che Dio guida provvidenzialmente il destino del genere umano. Nei racconti si evidenzia una tensione tra la fortuna e la capacità umana senza che mai si possa giungere ad una conclusione univoca.
Lingua: InglesePag. 173-196
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Seconda Giornata, Fortuna, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Eroticizing Theology in Day Three and the Poetics of the “Decameron”
La terza giornata è caratterizzata dalla mescolanza di eros e religione. Questa fusione rappresenta un elemento centrale nella poetica di Boccaccio. L’erotizzazione della teologia è parte dello sforzo di teologizzare la poesia garantendo alla letteratura lo stesso statuto istituzionale posseduto da filosofia e teologia.
Lingua: InglesePag. 199-215
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Terza giornata, Eros, Religione, Poesia, Italia, Trecento,
Titolo articolo: The One and the Many: The Tale of the Brigata and “Decameron” Day Four
Oltre le singole novelle il “Decameron” include la metanovella della brigata che fugge da Firenze a causa della peste. Nel racconto della brigata possiamo seguire la traiettoria della ricreazione della polis distrutta e dell’umanità degenerata. Nel racconto-cornice la quarta giornata si pone come una novità nei temi narrativi perché tratta degli amori infelici così contraddicendo la regola che la brigata si era data di evitare le storie tristi ed i ricordi penosi. L’elemento ricorrente nella quarta giornata è l’incomprensibile violenza della storia e la concomitante perdita di compassione umana. Il tentativo di allontanare il dolore fallisce rapidamente e il “Decameron” mostra il suo intento di ricostruire il senso della vita e del dolore.
Lingua: InglesePag. 217-256
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Quarta giornata, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Between Two Sad Love Songs: The Trials and Tribulations of Marriage in “Decameron” 5
La quinta giornata che narra di amori felicemente conclusi con il matrimonio è stretta tra le due ballate tristi di Filostrato – al termine della quarta giornata – e di Dioneo – al termine della quinta. Se è vero che le novelle terminano con il lieto fine del matrimonio, è ancor più vero che lo sguardo di Dioneo irride la superficiale felicità raccontata e insinua il dubbio su un autentico e duraturo lieto fine. La quinta giornata si colloca ancora nella ‘pars destruens’ del testo che mira a parodiare e scardinare le certezze della cultura medievale. Solo nella decima giornata emergerà una visione positiva del matrimonio caratterizzata da liberalità, magnanimità e fedeltà.
Lingua: InglesePag. 260-286
Etichette: Quinta giornata, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Matrimonio, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Day Six of the “Decameron”: Language’s Polysemy or the Importance of Being Understood
Le novelle della sesta giornata celebrano l’ingegno umano e, a partire da questa giornata, il ruolo della fortuna decresce a vantaggio delle capacità umane di risolvere problemi. D’altronde nella “Genesi” la sesta giornata è la giornata della creazione dell’uomo e quindi del logos, del linguaggio come peculiare caratteristica dell’essere umano e massima manifestazione della socialità.
Lingua: InglesePag. 289-313
Etichette: Sesta giornata, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Linguaggio, Ingegno, Italia, Trecento,
Titolo articolo: “Decameron” 7: Under the Sign of Venus
La settima giornata del “Decameron” sembra collocarsi interamente sotto il segno della sensualità carnale. Già i nomi sono evidentemente allusivi: la serva Licisca richiama la Messalina della satira di Giovenale e il re Dioneo richiama Dione, la madre di Venere. Le novelle ruotano attorno alla carnalità femminile che ormai le giovani donne raccontano con naturalezza e senza imbarazzi. Gli amori narrati sono adulteri ed erotici e il mondo rappresentato è un carnevale ove tutto è consentito.
Lingua: InglesePag. 315-353
Etichette: Settima giornata, Venere, Erotismo, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Trial by Beffa: Retributive Justice and In-Group Formation in Day Eight
Le novelle dell’ottava giornata ruotano intorno alle beffe che uomini e donne si fanno vicendevolmente. Esse descrivono un mondo nel quale le relazioni umane sono deteriorate ma mirano alla ricostruzione di una società ordinata basata su un sistema di giustizia. Giudizia incompleta e imperfetta che però tende, nell’economia del libro, verso la soluzione che solo la grazia può fornire in forma di generosità e che si concretizzerà nella decima giornata.
Lingua: InglesePag. 355-379
Etichette: Ottava giornata, Beffa, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Italia, Trecento,
Titolo articolo: ‘Dal giogo alleviati’: Free Servitude and Fixed Stars in “Decameron” 9
Al termine dell’ottava giornata, Emilia propone che le novelle del giorno seguente siano senza tema fisso. Si delinea un panorama nel quale il miglior uso possibile del libero arbitrio implica una definizione dei desideri in accordo alle esigenze della ragione. Le attività della nona giornata si svolgono sotto il cielo delle stelle fisse che rappresentano il paradosso dell’intera giornata tra libertà e condizionamento.
Lingua: InglesePag. 381-415
Etichette: Nona giornata, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Making Amends and Behaving Magnificently: “Decameron” 10’s Secular Redemption
Il reggente della decima giornata, Panfilo, si augura che il racconto di storie esemplari spinga i giovani verso obiettivi di vita più elevati. Il racconto non è dunque solo intrattenimento ma stimolo al miglioramento della vita dei giovani della brigata così come dei lettori. Gli ultimi dieci racconti offrono esempi positivi basati sui valori laici della magnanimità e della liberalità. Certo si tratta di principi anche cristiani ma che il Boccaccio situa in un contesto strettamente laico.
Lingua: InglesePag. 417-458
Etichette: Decima giornata, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Magnanimità, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Fiammetta’s Song of Jealousy: Are The Young People Still at Play?
La ballata di Fiammetta, la donna innamorata infelice e gelosa, chiude la sequenza di liriche che esprimono i desideri, le pene e le sofferenze causate dalla condizione di innamorato. Boccaccio ritrae i dieci giovani della brigata felici e innamorati ma soprattutto sofferenti. L’immagine finale è appunto di inestinta sofferenza addolcita solo dallo sguardo compassionevole dell’autore che ha la parola conclusiva nel racconto.
Lingua: InglesePag. 459-507
Etichette: Ballata di Fiammetta, Gelosia, Brigata, Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Italia, Trecento,
Titolo articolo: Neither Hellish nor Divine: The Decameron’s Precarious Centers and the Author’s Conclusion
Il senso e lo sviluppo del “Decameron” possono essere letti anche in comparazione con la dantesca “Commedia”, divina appunto, quanto umano è il percorso disegnato dal novelliere che ritrae un universo narrativo aperto che si rispecchia nella figura dell’autore-narratore, ritratto umano, compassionevole e sofferente.
Lingua: InglesePag. 509-535
Etichette: Il Decameron, Boccaccio Giovanni, Italia, Trecento,
Titolo articolo: The Novella of Gismonda and Guiscardo in Verse: A Fifteenth-Century Incunabulum of “Decameron” 4.1
Trascrizione della versione poetica della novella di Gismonda e Guiscardo basata sull’incunabolo 469.5 della collezione dei libri rari dell’Università del North Carolina a Chapel Hill.
Lingua: InglesePag. 536-553
Etichette: Novella di Gismonda e Guiscardo, Poesia, Trecento,
Titolo articolo: In Memoriam of Gustavo Costa (1930-2012)
Gustavo Costa ha insegnato all’Università di Berkeley dal 1961 al 1991. Era approdato a Berkeley presso il Dipartimento di Italianistica ma con un profilo non propriamente da italianista, con ricerche piuttosto attinenti la letteratura comparata e la storia delle idee. Ma il successivo interessamento per Vico convogliava quegli studi verso una larga comprensione del primo Settecento italiano.
Lingua: ItalianoPag. 555-560
Etichette: Costa Gustavo, Novecento, Duemila,