Le riviste sostenitrici
Annali della Fondazione Verga | 2021 | N. 14
Anno 2021 – N. 14
A cura di Daria Motta
Titolo articolo: Che cos’è l’arte? Da “Frine” a “Il come, il quando ed il perché”.
Il saggio parte dai risultati dell’indagine filologico‑critica sul laboratorio “Vita dei campi”-“Malavoglia” degli anni 1874‑1881, in cui nasce una novella ‘dissonante’, “Il come, il quando ed il perché”: Verga riuscirà a non farla inserire in “Vita dei campi” in quanto tematicamente non in linea. In realtà Il come è una tappa importante nel percorso di “caduta delle illusioni” iniziato da “Frine”, prima redazione di “Eva”, percorso che qui si analizza.
Lingua: ItalianoPag. 7-27
Etichette: Filologia dei testi a stampa, Novella, Realismo, Verismo, XIX secolo,
Titolo articolo: L’urgenza della legittimazione. Poetiche e sviluppi della novella moderna in Italia (1878-1929)
Partendo da un esame comparato delle principali linee di elaborazione teorica del genere tra Otto e Novecento, il saggio si propone di esaminare i caratteri distintivi della novella italiana tra verismo e modernismo. L’autrice avanza anzitutto una proposta di periodizzazione; poi ripercorre il cammino storico della forma letteraria nell’arco cronologico preindividuato, rilevandone le metamorfosi assiologiche, onomastiche, «mediali», strutturali. La parte conclusiva ospita una riflessione sulla centralità del modello verghiano.
Lingua: ItalianoPag. 29-47
Etichette: Critica letteraria, Modernismo, Novella, Verismo, XIX secolo, XX secolo, Giovanni Verga,
Titolo articolo: Il punto degli studi sull’opera critica di Luigi Capuana (2015-2021)
L’articolo passa in rassegna i principali contributi critici apparsi in riviste scientifiche, atti di convegno, monografie su Luigi Capuana dagli anni Settanta del Novecento a oggi. Tradizionalmente legato all’amico Giovanni Verga, lo scrittore di Mineo costruisce la carriera di novelliere e di critico teatrale e letterario, intrecciando interessi rivolti all’indagine della realtà a riflessioni teoriche sull’arte e i suoi strumenti espressivi, proiettandosi sempre oltre il confine nazionale per interessi scientifici e culturali. Accanto agli studi sulla specificità del novelliere e dello sperimentatore di tecniche narrative, molto diffusi a partire dagli anni Settanta, negli ultimi decenni anche per effetto dei postcolonial studies, l’attenzione dei critici si è rivolta a indagare l’ideologia conservatrice e classista dello scrittore di Mineo che contrasta, almeno in parte, con il suo sperimentalismo poetico e con il suo indefesso interesse nei confronti della tecnica e della medicina positiva francese. Sul fronte dei postcolonial studies, dunque, provengono gli studi più originali e innovativi che provano a rileggere una parte delle prose critiche e della produzione narrativa (Le Paesane, per esempio), e a situare lo scrittore nel quadro composito e complesso del processo risorgimentale postunitario italiano.
Lingua: ItalianoPag. 49-63
Etichette: Bibliografia, Critica letteraria, Prosa, Studi critici, Teoria della critica, XIX secolo,
Titolo articolo: “La Chasse au Loup” (1915). Un’inedita versione operistica del bozzetto verghiano
Questo saggio prende spunto dal recente ritrovamento dello spartito de La Chasse au Loup, versione operistica del bozzetto verghiano, rappresentata con successo in Belgio durante il primo conflitto mondiale e poi dimenticata. L’autore ripercorre la storia delle numerose versioni del bozzetto, dalla novella alla pièce teatrale, i riflessi del contesto storico‐sociale dell’epoca, infine la traduzione francese e i successi oltralpe: Caccia al lupo è stata infatti l’unica opera verghiana ad avere un riconoscimento internazionale ancor prima che nella penisola. In questo clima favorevole si situa la trasposizione musicale del 1915 dovuta al musicista belga Alfred Goffin; curiosamente l’opera, nonostante i successi e la favorevole accoglienza critica dell’epoca, non ha lasciato nessun’eco nella critica verghiana e quasi certamente non fu conosciuta neppure dal maestro catanese.
Lingua: ItalianoPag. 65-89
Etichette: Novella, Opera, Rappresentazione teatrale, Ricezione, Verismo, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: “Dal tuo al mio”, di Giovanni Verga: una nuova prospettiva critica
Mettendo a frutto la pluriennale frequentazione con le carte autografe di “Dal tuo al mio”, l’autrice del saggio propone una nuova interpretazione del dramma verghiano, mettendo in rilievo la portata dell’operazione culturale in esso attuata, insieme con l’originalità e la modernità dei risultati conseguiti. Attraverso l’analisi della raffinata tecnica con la quale l’autore delinea le caratteristiche dei personaggi e sviluppa l’azione scenica, risulta evidente come l’opera sia strettamente apparentata con le più avanzate esperienze teatrali europee, tanto da influenzare la successiva drammaturgia novecentesca e, non ultimo, lo stesso Luigi Pirandello, che dimostra di aver compreso appieno la lezione del Maestro.
Lingua: ItalianoPag. 91-122
Etichette: Dramma, Filologia, Filologia dei testi a stampa, Rappresentazione teatrale, Ricezione, Verismo, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Giovanni Verga e Felice Cameroni: le carte ritrovate
Il recupero dell’Archivio privato di Felice Cameroni conservato al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino offre la possibilità di colmare molte lacune sul ruolo di mediatore culturale assunto dal giornalista nell’Italia del secondo Ottocento. Dopo una breve panoramica sugli studi cameroniani e una descrizione dell’archivio, il contributo si sofferma sul rapporto con Giovanni Verga attraverso l’analisi del cospicuo e in buona parte inedito carteggio intercorso tra i due letterati, di cui viene qui offerta un’edizione integrale con commento.
Lingua: ItalianoPag. 123-201
Etichette: Archivio, Archivio personale, Carteggio, Edizione, Edizione critica, Epistolografia, Filologia, Verismo, XIX secolo,
Titolo articolo: De Roberto tra questione della lingua e formazione dello stile
Il contributo traccia un profilo dell’acuta coscienza metalinguistica di Federico De Roberto, testimoniata dalle innumerevoli dichiarazioni esplicite, dal fitto dialogo con Capuana e Di Giorgi su lingua e stile, dalla continua attività correttoria sulle varie edizioni delle sue opere, fino al confronto diretto con le opere lessicografiche coeve. Rispetto alle pratiche di consultazione lessicografica di Verga e di Capuana, il costante lavoro derobertiano sui vocabolari appare peculiare e rispondente a una ricerca inesausta di approfondimento delle proprie competenze linguistico‐stilistiche e costituisce anche una indicazione di metodo per gli scrittori più giovani che si confrontavano con l’ancora viva “questione della lingua”. L’attenzione specifica di De Roberto per la dimensione fraseologica è ulteriore testimonianza di un impegno dell’autore “per lo studio della nostra lingua” (titolo di un suo importante articolo dedicato alla Fraseologia di Ballesio, apparso sul «Corriere della sera» nel 1903).
Lingua: ItalianoPag. 203-238
Etichette: Lessico, Lessicografia, Lingua, Questione della lingua, Realismo, Verismo, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: “I contadini in Sicilia” (1876): lingua, discorso e Questione meridionale nell’inchiesta di Sidney Sonnino
Le notissime inchieste di Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino sulla condizione delle province meridionali, raccolte nei due volumi de La Sicilia nel 1876, hanno avuto un ruolo fondamentale per la genesi ideale e discorsiva della questione meridionale e un’influenza enorme sul discorso pubblico e intellettuale dell’epoca. In questo studio ci concentriamo sul secondo volume, scritto da Sidney Sonnino, dedicato alla vita dei contadini e ai contratti agrari vigenti in Sicilia. L’obiettivo è quello di osservare quale immagine del Sud e delle sue popolazioni traspaia dalla scrittura di Sonnino: prenderemo in esame il lessico riferito alle classi sociali e alcuni elementi linguistici e retorici, soffermandoci su esempi testuali che ci permettano di comprendere la visione dell’autore sulla popolazione meridionale.
Lingua: ItalianoPag. 239-261
Etichette: Lessico, Lingua, Prosa, Questione della lingua, Questione meridionale, Retorica, XIX secolo, Leopoldo Franchetti, Sidney Sonnino,
Titolo articolo: Luigi Natoli, “I Beati Paoli”, la mafia.
I “Beati Paoli” di Luigi Natoli, romanzo popolare pubblicato a puntate tra il 1909 e il 1910, è un libro che ha da sempre suggestionato l’immaginario mafioso, tanto che è stato scritto che «se la mafia ha un’ideologia, allora il mito dei Beati Paoli ne è senz’altro uno dei cardini». Il grande successo che ebbe immediatamente il racconto, infatti, rinnovò il mito della setta segreta e concorse a suffragare l’ipotesi secondo cui la benevolenza con la quale lo scrittore palermitano narrava le gesta del tenebroso sodalizio, e rinnovando modelli e strutture del romanzo popolare “alla Dumas”, si riferisse implicitamente alla mafia o comunque alludesse a un più generico sentire mafioso. Tuttavia, le possibili letture ideologiche del romanzo, nonché le sue implicazioni politiche, sono più complesse, come si prova ad attestare in questo saggio.
Lingua: ItalianoPag. 263-283
Etichette: Letteratura, Letteratura italiana, Mafia, Racconto popolare, Romanzo, XX secolo,
Titolo articolo: La prima novellistica della Deledda tra Verga e il verismo: appunti critici
Il saggio propone alcune riflessioni sulla prima novellistica deleddiana, studiando i suoi rapporti col verismo, in relazione alle tipologie narrative e stilistiche come il bozzetto e la novella. L’osservazione del mondo popolare, l’immedesimazione con le vicende dei personaggi umili e l’orientamento regionalista (così come definito da Capuana) del suo stile rivelano una profonda assimilazione delle tematiche verghiane, ad esempio quella concernente il rapporto tra vecchie e nuove generazioni.
Lingua: ItalianoPag. 285-295
Etichette: Letteratura femminile, Letteratura italiana, Letteratura regionale, Novella, Realismo, Verismo, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Critica delle varianti e diacronie linguistiche in alcuni romanzi deleddiani dai manoscritti alle edizioni Treves
l presente lavoro di analisi filologica e linguistica sulla tradizione d’autore ha riguardato lo studio dei rapporti reciproci intercorrenti tra le varie redazioni manoscritte e a stampa di alcuni romanzi di Grazia Deledda. Le varianti genetiche hanno mostrato un iter correttorio che ha raggiunto il suo picco variantistico soprattutto nel passaggio alle edizioni Treves.
Lingua: ItalianoPag. 297-342
Etichette: Edizione critica, Filologia, Filologia dei testi a stampa, Prosa, Romanzo, Variante, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Il VIVer: Vocabolario Reticolare dell’Italiano Veristico
Il progetto del VIVer ha intenti storico‐letterari e storico‐linguistici, in quanto riflette il programma culturale che la Fondazione Verga sta perseguendo per rivisitare il verismo nel quadro sovranazionale del realismo letterario e nel quadro più ampio dell’italiano postunitario. Tra le biblioteche digitali dell’italiano letterario con libero accesso (BIBLIOTECA ITALIANA, LIBER LIBER, ecc.) o acquisi‐ bili a pagamento (BIZ – Biblioteca Italiana Zanichelli) manca un corpus unitario che documenti organicamente la produzione testuale del realismo italiano e ne consenta la comparazione con corpora omologhi in ambito romanzo ed europeo. Il VIVer si propone di colmare questa lacuna, includendo vari generi testuali (narrativa, teatro, trattati di poetica e di sociologia, poesia) al fine di documentare organicamente l’italiano dei testi che orbitavano intorno al verismo. Nel saggio si motivano le caratteristiche strutturali e tecniche del vocabolario, reticolare e dinamico, dell’italiano dei veristi, basate su quelle del VODim, coordinato da Ma‐ razzini, e si evidenziano le sue specificità più innovative rispetto a imprese analoghe, come la lemmatizzazione della fraseologia.
Lingua: ItalianoPag. 343-402
Etichette: Lessico, Lessicografia, Novella, Poesia, Prosa, Realismo, Romanzo, Teatro, Verismo, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Éditer, lire et transmettre Les Ébauches des Rougon-Macquart d’Émile Zola: le projet Scena («Scénarios naturalistes»)
Il progetto digitale «ScéNa» (2019‐2022) del Centre d’étude sur Zola et le naturalisme (ITEM/CNRS‐ENS), indaga la fabbrica del romanzo a partire dai grandi quadri narrativi costruiti dai venti abbozzi del ciclo dei Rougon‐Macquart. Questi scenari, una sorta di soliloquio durante il quale Zola parla a sé stesso della natura e della forma del suo lavoro in corso, non sono mai stati pubblicati online, trascritti e annotati. Questo articolo collettivo, scritto dai principali responsabili del progetto, ne riassume i punti principali: i contenuti e gli obiettivi, il metodo di codifica, la gestione e le difficoltà relative all’edizione di uno dei più estesi avantesti zoliani.
Lingua: FrancesePag. 403-423
Etichette: Digital humanities, Edizione, Letteratura, Letteratura francese, Naturalismo, Romanzo, XIX secolo,