Le riviste sostenitrici
Annali della Fondazione Verga | 2016 | N. 9
Anno 2016 – Annata: IX – N. 9
A cura di Valentina Puglisi
Titolo articolo: Introduzione. Il ‘Terzo spazio’ dei Vinti
In questa presentazione Romano Luperini passa in rassegna i saggi contenuti nel volume, insistendo soprattutto sulle proposte di attualizzazione del testo verghiano. L’attualità di Verga, secondo Luperini, sta nella prospettiva utopica implicita nel discorso critico-negativo: le macerie del mondo dei Vinti possono diventare spazi nei quali gli sconfitti e gli emarginati di tutto il mondo trovano diritto di espressione e evocano una nuova e utopica forma di socialità.
Lingua: ItalianoPag. 7-14
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Ottocento,
Titolo articolo: Partenze senza ritorno. Gli eroi di Verga e noi
Muovendo da un’espressione fiabesca dei “Malavoglia”, con il suo sogno di miglioramento, e la consapevolezza dell’irreversibilità del distacco, il saggio indaga il confronto dilemmatico sul restare/partire, sul ‘più’ e il ‘meglio’, provando a proiettarlo dal mondo dell’opera al nostro presente e alle nostre domande di senso. Gli
eroi di Verga, con modalità diverse, appaiono figura di una nostra condizione storica, che loro scorgevano nella fase iniziale, e noi vediamo ormai compiuta.
Pag. 15-28
Etichette: Verismo, Saggio, Conflitto, Opera, Eroismo, Verga Giovanni, Romanzo, Ottocento,
Titolo articolo: Gli incubi del narratore. “Quelli del colèra” e la logica della folla
L’articolo propone una lettura della novella verghiana “Quelli del colèra”. Partendo da un avantesto concepito per le vittime del colèra, Verga racconta piuttosto episodi di violenza contro i presunti untori. L’articolo mette in luce la coscienza scissa della comunità: il narratore si identifica con i colpevoli di pestaggi e omicidi; eppure a cinquant’anni di distanza, nella ‘chiave della memoria’ cova ancora un senso di colpa irrisolto e riaffiora l’incubo di aver commesso un eccidio efferato di vittime innocenti.
Lingua: ItalianoPag. 29-42
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Novella, Peste, Ottocento,
Titolo articolo: Le ‘gamme retoriche’ del ‘non grammatico’ Verga
Verga, a lungo considerato aedo ispirato della Sicilia o goffo romanziere “mondano”, rivela, a una lettura mirata, una notevole competenza retorica, occultata in una
scrittura bifronte, spesso agrammaticale, tesa a sperimentare sempre nuovi linguaggi.
Alla base di questa retorica occulta si riconosce un’unica strategia: ripotenziare forma e significato, ora intaccando con lievi o vistose torsioni fonomorfologiche, lessicali o morfosintattiche costrutti usuali, ora azzerandone il senso figurato.
Pag. 43-78
Etichette: Verga Giovanni, Romanzo, Retorica, Grammatica, Linguaggio, Ottocento,
Titolo articolo: Raccontare l’Italia plurale: ‘questione meridionale’ e immaginario morale nel Verga verista
In questo saggio sostengo che il Verga verista racconti il paesaggio morale dell’Italia moderna. Attraverso la lettura di passi tratti dai testi dei primi meridionalisti e di Pitrè
e passi tratti dalla Prefazione a “I Malavoglia” e da “Fantasticheria”, mostro come il Verga verista abbandoni l’immaginario morale del nazionalismo romantico, per dare forma alla sua immaginazione liberale e al suo realismo morale, grazie ai quali può raccontare dall’interno una pluralità di orizzonti di senso divergenti ed eterogenei.
Pag. 79-102
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Romanzo, Novella, Paesaggio, Immaginario, Nazionalismo, Realismo, Moralità, Ottocento,
Titolo articolo: Giovanni Verga moralista e antropologo: all’ombra del realismo, verso il Novecento
Questo contributo vuol mettere in evidenza lo spazio che Verga riserva al lato oscuro delle pulsioni e degli impulsi primari degli individui e, soprattutto, delle masse. L’interpretazione di alcune opere (qui la novella “Libertà”) si arricchisce se le leggiamo con gli occhi e gli strumenti – ad esempio – di Elias Canetti e di René Girard.
Senza rinunciare affatto alla rappresentazione realistica e alla verità storica, Verga indaga il fondo oscuro della civiltà, con sensibilità moderna e sguardo profondo da moralista e antropologo.
Pag. 103-118
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Novella, Individuo, Inconscio, Realismo, Storia, Antropologia, Moralità, Ottocento,
Titolo articolo: La realtà trema. Il Verga straniato di Vaccari, Scimeca, Delbono
Lavorando su materiali e linguaggi diversi, il contributo mostra come la relazione tra «Verga e noi» sia stata articolata in tre riletture/riscritture «moderne», diverse
ma accomunate da una sorta di elevazione a potenza dello «straniamento» già insito nel modello: la prima molto emozionata (l’opera “Cavalleria rusticana” di Delbono, 2012), la seconda spintamente grottesca (il “Mastro-don Gesualdo” televisivo di Vaccari, 1964), l’ultima spintamente attualizzante (il film “Malavoglia” di Scimeca, 2010).
Pag. 119-134
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Romanzo, Novella, Linguaggio, Grottesco, Teatro, Televisione, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Il lettore ‘immersivo’ di Verga: qualche ipotesi
Il saggio si occupa del lettore ‘prototipico’ di Verga, delle sue caratteristiche e funzioni quali vengono rimodellate dal metodo dell’impersonalità. Si tratta di prendere in considerazione il coinvolgimento immersivo, empatico, reclamato nel testo. È un’operazione critica non facile. Non c’è dubbio, infatti, che molti aspetti della tecnica narrativa verghiana chiedono al lettore un atteggiamento straniato,
nella misura in cui la realtà rappresentata non può essere accolta in modo aproblematico. L’immersione nel romanzo dell’interprete, nondimeno, è un fatto necessario: senza la sua cooperazione e identificazione, la comprensione narrativa
di Verga è impossibile.
Pag. 135-154
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Lettore, Testo, Narrativa, Romanzo, Ottocento,
Titolo articolo: Il personaggio in lotta con l’autore: ’Ntoni ed Étienne
Può un personaggio sfuggire al suo autore? Può contrapporglisi davvero come un antagonista? Attraverso l’analisi di quattro romanzi dell’Ottocento (“I promessi sposi”, “L’Éducation sentimentale”, “I Malavoglia”, “Germinal”) il saggio si chiede se la nozione bachtiniana di extralocalità possa estendersi fino a includere il conflitto tra le coscienze linguisticamente, stilisticamente e ideologicamente alternative dell’autore e del personaggio, e indaga la dialettica tra il desiderio di dar vita a creature autonome e il desiderio di controllarle che porta gli autori a sofisticate strategie di contenimento.
Lingua: ItalianoPag. 155-168
Etichette: Verga Giovanni, Flaubert Gustave, Manzoni Alessandro, Romanzo, Verismo, Autore, Ottocento, Stile, Linguaggio, Linguistica, Ideologia,
Titolo articolo: Descrizione d’ambiente e spazio sociale nel “Mastro-don Gesualdo”
La prima parte del saggio analizza le modalità della descrizione d’ambiente nel “Mastro-don Gesualdo” di Verga, con quattro esempi: il magazzino della Rubiera, la casa di
Gesualdo il giorno delle nozze, palazzo Trao e palazzo Di Leyra. La specificità di queste descrizioni sta nel fatto di essere focalizzate e di servirsi di un ‘reflector character’
socialmente estraneo al contesto rappresentato. Collegando queste osservazioni alla trama e al sistema dei personaggi, viene quindi ricostruita, nella seconda parte del saggio, la sociologia implicita del “Mastro-don Gesualdo”, ricorrendo soprattutto alle categorie di Pierre Bourdieu.
Pag. 169-188
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Romanzo, Bourdieu Pierre, Ambiente, Sociologia, Ottocento,
Titolo articolo: Verga e il sentire mafioso. Altre annotazioni tra storia e letteratura
Alcuni studiosi hanno isolato, nel corpus verghiano, luoghi nei quali è possibile riconoscere riferimenti impliciti a dinamiche mafiose o ‘protomafiose’, ovvero a codici culturali e antropologici ascrivibili a un più generico ‘sentire mafioso’ (in alcuni episodi del “Mastro-don Gesualdo” o in novelle come “Cavalleria rusticana” e “La chiave d’oro”). Anche grazie al contributo di alcuni studi recenti, questo intervento intende provare ad aggiornare il dibattito, rinnovando l’attenzione al contesto politico e culturale in cui maturò la svolta verista verghiana e tornando a riflettere sulle oscillazioni tra pittoresco e antipittoresco del Verga siciliano.
Lingua: ItalianoPag. 189-202
Etichette: Verga Giovanni, Verismo, Romanzo, Novella, Ambiente, Antologia, Cultura, Ottocento,