Allegoria | 2002 | N. 42

Dodici tesi sui motivi che hanno portato la critica letteraria degli ultimi tempi a perdere la sua centralità nel campo delle discipline umanistiche. Un tentativo di sintetizzare luci ed ombre della critica moderna.

Il saggio propone un interessante raffronto tra Giacomo Debenedetti e Francesco De Sanctis nel tentativo di evidenziarne punti di unione e divergenza. Dal confronto emerge la comune tendenza dei due critici a ricercare ed investigare tutti i movimenti psicologici contenuti in un’opera letteraria, al fine di riuscire ad illuminare il senso ed il fine generico della vita.

Lo studio ripercorre la vita ed il pensiero del grande sociologo francese Pierre Bourdieu attraverso l’analisi dei tre grandi concetti del suo approccio teorico, la nozione di ‘capitale simbolico’, quella di ‘habitus’ e quella di ‘campo’, nozioni applicate da Bourdieu anche nell’ambito della creazione letteraria.

Si analizzano le cause principali che hanno contribuito a delineare la fisionomia concettuale e formale del moderno viaggio letterario a partire dal viaggio dell’Ulisse dantesco. Il saggio intende evidenziare i motivi concettuali e le poetiche inerenti al tema del viaggio, indipendetemente dal loro genere letterario.

Romano Luperini ripercorre lo stile ed il pensiero di Guido Guglielmi attraverso il suo concetto di critica, vista come ‘medium’ necessario della produzione e della ricezione. E’ essa, infatti, che, ponendo in rapporto il mondo del testo e il mondo del lettore, attualizza i testi e rinnova i canoni.

Il saggio analizza l’approccio teorico di Guido Guglielmi attraverso uno dei suoi libri più famosi, “La prosa italiana del Novecento”, dedicato alla scrittura umoristica, metafisica e grottesca.

Il tema della modernità e dell’avanguardia in Guido Guglielmi è visibile, secondo l’A. del saggio, nell’interesse che il critico ebbe nei confronti dei poeti ‘viatores’, autori di lavori sempre in progresso alla ricerca di trasformazioni sempre in atto. Lo studio in esame vuole evidenziare come la lettura di Guglielmi ruoti interamente intorno alla mobilità intesa come figura del tempo.

E’ riportato in questa sede l’elenco di tutti i contributi su Guido Guglielmi apparsi in “Allegoria”, dal 1989 ad oggi.

Lo studio prende in esame il pensiero cosmologico nella seconda metà del Novecento a partire dall’analisi dei due scritti saggistici-filosofici di Edoardo Cacciatore: “L’Identificazione intera” e “Dal dire al fare cioè: la lezione delle cose”. In queste due opere si delineano i principi costitutivi della cosmologia cacciatoriana: l’interezza, l’alterazione e la complementarità.

Tra il maggio del 1983 ed il luglio del 1984 apparvero sul “Corriere della Sera” quindici racconti di Goffredo Parise dal titolo “Ricordi immaginari”, i cui protagonisti assoluti erano l’avventura ed il profilarsi di situazioni limite. A distanza di vent’anni dalla loro pubblicazione, il saggio in esame intende soffermarsi sull’importanza e l’interesse di quegli scritti che, a quel tempo, furono ingiustamente trascurati dalla critica. Essi mostrano un Parise curioso indagatore di paesi lontani e di inesplorate regioni dell’immaginario, attratto da quel mondo dell’interiorità fatto di irruzioni psichiche, insorgenze oniriche e turbolenze di una memoria inquietamente sollecitata.

Ad un anno di sperimentazione del nuovo ordinamento didattico degli studi universitari, l’A. del saggio prova a stilare un bilancio con valutazioni di ordine politico e culturale.

L’A. propone un esempio pratico di percorso didattico, di taglio interdisciplinare, incentrato sulla lettura di testi galileiani e pensato per il secondo anno del trienno della scuola superiore.

Intervista a Marcel Bénabou sui suoi rapporti con l’Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle)e con i due scrittori Calvino e Perec.

L’A. del saggio riflette sulla definizione, a suo avviso inesatta, di Andrea Zanzotto ‘autore postmoderno’ da parte di alcuni critici letterari moderni.

L’A. del saggio analizza gli atti del “Convegno internazionale su Walter Benjamin” (tenutosi a Osnabruck nel 1992), recentemente pubblicati sotto il titolo di “Global Benjamin”, suddividendoli in tre grandi aree tematiche: ‘Storia e storiografia’, ‘Questioni gnoseologiche: Lingua, immagine, allegoria’ ed infine ‘Estetica e critica delle epoche’.

Analisi del volume di Carla Benedetti, “Il tradimento dei critici”, pubblicato dalla Bollati Boringhieri nel 2002.