Albertiana | 2022 | N. XXV (n.s. VII) – 1

Anno 2022 – N. XXV (n.s. VII) – 1
A cura di Désirée Cappa

Autore/i articolo: Rafael Moreira, Carlos A.L. Brandão alias Cacá
Titolo articolo: In memoriam: Mário H.S. d’Agostino alias Maíque (1963-2021)

Il ricordo affettuoso e sincero del professore Mário H.S. d’Agostino, alias Maíque, scomparso in data 8 XI 2021, si intreccia con la ricostruzione di alcune delle tappe principali della sua carriera, dalla partecipazione con Rafael Moreira al convegno A formação do ideal clássico (settembre 2002) presso la Pontifícia Universidade Católica de Campinas (P.U.C.), alla sua attività di docente di Storia dell’Architettura presso la medesima P.U.C., nonché di assistente alla cattedra del professore Benedito Lima de Toledo, scomparso nel 2019. I suoi interessi per Nicolau Chanterene (1470/85 – 1551), Carlo Fontana (1634-1714), e per l’arte del primo Rinascimento lusitano, giusto per dare qualche esempio, si collegano ai ricordi commossi dei viaggi che egli condusse a Roma e a Lisbona, oltre che in altre importanti città europee, dove talvolta incontrava Rafael Moreira e si intratteneva con lui in discussioni piacevoli ma anche erudite. Il ricordo si chiude con l’omaggio commosso di Carlos A.L. Brandão, alias Cacá, che, insieme con Moreira, ha curato anche il curriculum vitæ e la lista di pubblicaizoni del collega scomparso.

Lingua: Francese/Portoghese
Pag. 9-12
Etichette: Mário H.S. d’Agostino alias Maíque,

Titolo articolo: Cvrricvlvm vitæ & Liste des publications de Mário H.S. d’Agostino

Tra i lavori più recenti del professore Mário H.S. d’Agostino, figurano nel solo 2021 ben cinque titoli, quattro dei quali dedicati alla figura dell’Alberti, il quinto devoluto al De architectura di Vitruvio. Nella sua breve carriera Maíque ha licenziato quasi settanta titoli e ha svolto incarichi di prestigio presso rinomate riviste, come ad esempio la stessa Albertiana.

Pag. 13-20
Etichette:

Autore/i articolo: Maurice Brock
Titolo articolo: Le lexique du dallage dans le De pictura – II: Entre théorie et pratique: Mantegna et Bellini

Seppur banali, i termini che nel De pictura l’Alberti usa per parlare della pavimentazione risultano istruttivi qualora si prenda in conto il modo nel quale li usa. Cosí è, e.g., per «coadiungo, -ere», verbo ch’egli usa una sola volta, a I 20, laddove verifca che le diagonali dei riquadri i cui angoli opposti si toccano formino davvero delle rette: nel corso dell’operazione egli fa emergere la singolarità dei riquadri stessi; quel verbo permette dunque allo storico dell’arte di scorger meglio e di meglio intendere le pavimentazioni alternantiriquadri di due colori diversi che compaiono in talune pale d’altare a Venezia e nella Terraferma veneta dalla metà del Quattrocento in poi. Si scopre cosí che i riquadri d’uno stesso colore tendono in esse ad afrancarsi dalle serie trasversali cui appartengono e a «consociarsi» fra loro tramite gli angoli opposti, formando in tal modo delle sequenze diagonali dal contorno a zig-zag; e si scopre altresí che tendono a innescare l’instabilità ottica inerente a ogni scacchiera. Lo studio si focalizza sul Mantegna da un canto e su Giovanni Bellini dall’altro, analizzando dettagliatamente il San Sebastiano di Vienna (Kunsthistorisches Museum) di quegli e il Sangue del Redentore di questi (Londra, The National Gallery), dipinti entrambi che presentano una pavimentazione in dicromia vista diagonalmente.

Lingua: Francese
Pag. 23-81
Etichette: Pittura, XV secolo, XVI secolo, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Leon Battista Alberti, De Pictura,

Autore/i articolo: Alberto G. Cassani
Titolo articolo: La ninfa che ride: L’Alberti nella cerchia di Aby Warburg

Il contributo enuclea il rilievo dall’Alberti assunto entro gli studî riconducibili alla cerchia del Warburg a partire dal ruolo che la sua opera e la sua figura hanno avuto nell’interpretazione del Nachleben dell’Antichità di questi. L’Alberti che il Warburg e gran parte degli studiosi del suo circolo prediligono è quello del De pictura e dell’importante sua pagina sui «movimenti del corpo» che, sottolineati da «capelli» e «panni», esprimono i «movimenti d’animo» (motus animi ex motibus corporis cognoscuntur), pagina in cui il Warburg coglie una dualità del pensiero esprimentesi nell’antitesi di «fantasia» e «rifessione». Ernst Cassirer scorge dal canto suo dei rapporti assai stretti tra l’Alberti e il Cusano, mentre Erwin Panofsky, che piú d’ogni altro si interessò in quell’àmbito all’Alberti, rileva fra l’altro la netta distanza che separa il suo pensiero da quello del Ficino. Edgar Wind infine, forse il piú fedele seguace del metodo warburghiano, coglie aspetti del tutto nuovi della personalità dell’Alberti indagando il significato simbolico dell’occhio alato del celebre suo emblema. Il contributo si chiude rievocando nel nome del Warburg l’immagine della Ninfa, insieme figura della Pathosformel ed espressione emblematica di certa rifessione albertiana. Nel complesso si può ben dire che l’opera dell’Alberti – del resto allora in gran parte trascurata o persino ignota, e di cui sfuggivano gli aspetti stessi, palesemente eterodossi, che il Garin porterà alla luce varî decennî piú tardi – non emerga mai in tutta la sua varietà e ricchezza.

Lingua: Italiano
Pag. 83-99
Etichette: Emblema, Iconografia, Pittura, XV secolo, XX secolo, Aby Warburg, Leon Battista Alberti, De Pictura,

Autore/i articolo: Rafael Moreira
Titolo articolo: Leonis Baptistæ Alberti De re ædifcatoria: Do De rei militari de Valturio ao estilo chão português

Partendo dal classico studio del Grayson sulla composizione del De re ædifcatoria (1960), l’autore cerca di ricostituire le condizioni nelle quali l’Alberti in concreto concepí e scrisse il piú grande dei suoi trattati. Più che sotto l’infusso di Leonello d’Este, deve credersi che il De re ædifcatoria nasca dalla frequentazione di Sigismondo Pandolfo Malatesta Signore di Rimini, e piú ancora dalla rifessione teorica e dall’esperienza per molteplici riguardi emblematica che il grande umanista sviluppò e fece propria nella concezione e nel cantiere del suo capolavoro architettonico, il Tempio malatestiano. Al riguardo, s’impone il parallelo con il De re militari del Valturio che, concepito nel medesimo ambiente e negli stessi anni (1446 ca.-55 ca.), ebbe tuttavia una fortuna in certo modo opposta a quella del De re ædifcatoria. Solo infatti dopo esser stato dato alle stampe e tradotto in volgare e in francese, a un secolo ormai dalla sua concezione e dalla prima sua composizione, quel trattato dell’Alberti acquistò, con una note volissima difusione europea, altresí una decisiva infuenza sull’architettura portoghese – in fuenza che di per sé spiega la svolta da essa compiuta in direzione dell’«estilo chão», notoria mente segnato da un classicismo non meno rigoroso che disadorno.

Lingua: Portoghese
Pag. 101-108
Etichette: Architettura, XV secolo, Leon Battista Alberti, De re ædificatoria,

Autore/i articolo: Naïs Virenque
Titolo articolo: L’arbre de vie de Taddeo Gaddi au réfectoire de Santa Croce: Un outil mnémotechnique dans la culture franciscaine de la méditation

Tra il 1330 e il 1366, ma probabilmente negli anni Quaranta delsecolo, Taddeo Gaddi (1290 ca.- 1366) dipinse sulla parete di fondo del refettorio del convento francescano di Santa Croce a Firenze un monumentale Cristo in croce come «arbor vitæ». Lo studio punta a determinare le concrete modalità attraverso cui quell’«arbor vitæ» funge da supporto materiale di uno strumento mnemotecnico idoneo alla meditazione e alla progressione anagogica dei frati del convento. Nel situarlo entro la cultura francescana delle arti della memoria da un lato e, dall’altro, entro la tradizione degliscritti che sfruttano il modello strutturante dell’albero e nell’evoluzione delle immagini ispirantesi al Lignum vitæ (1260 ca.) di san Bonaventura da Bagnoregio, l’autrice si sforza d’enucleare le specifcità formali e fgurative per il cui tramite l’albero del Gaddi struttura la memoria e guida l’attività spirituale.

Lingua: Francese
Pag. 111-133
Etichette: Pittura, XIV secolo, Taddeo Gaddi, Firenze

Autore/i articolo: Mário Krüger
Titolo articolo: Do anonimato à autoria da Hypnerotomachia Poliphili face aos contributos de Leonardo Crasso, Giovan Battista Scita e Andrea Marone

L’aldina dell’Hypnerotomachia Poliphili (1499) è da sempre considerata uno dei prodotti piú caratteristici, preziosi e belli del Rinascimento. La narrazione grafica e testuale e la stessa mise en page elaboratevi, col Manuzio, da un autore e da un illustratore ancor oggi non del tutto noti e/o non riconosciuti ne fanno una vera e propria pietra miliare nella storia della progettazione grafica e della tipografa tout court. L’autore del presente contributo esamina particolareggiatamente la produzione discorsiva dei paratesti del prezioso incunabolo suggerendo che la paternità del testo di quel capolavoro venga in essi ricondotta al giovane Alberti.

Lingua: Portoghese
Pag. 135-148
Etichette: XV secolo, Aldo Manuzio, Francesco Colonna, Leon Battista Alberti, Hypnerotomachia Poliphili,

Autore/i libro/articolo recensito: Leon Battista Alberti
Titolo libro/articolo recensito: Da pintura [De pictura] seguido de Da escultura [De statua]
Traduttore: José Serra, Revisão de Marcelino Amaral
Edizioni: Book Builders, s.l. [sed Silveira] – s.d. [sed 2017]
Lingua: Portoghese
Pag. 151-159
Recensore/i: Vítor Murtinho
Etichette: Pittura, Scultura, XV secolo, Leon Battista Alberti, De Pictura, De statua,

Autore/i libro/articolo recensito: Matteo Maria Boiardo
Titolo libro/articolo recensito: Pastorale · Carte de triomphi
A cura di: Cristina Montagnani, Antonia Tissoni Benvenuti
Edizioni: Interlinea, s.l. [sed Novara] – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 159-166
Recensore/i: Gianni Villani
Etichette: XV secolo, Matteo Maria Boiardo, Pastorale · Carte de triomphi,

Autore/i libro/articolo recensito: Martin Davies & Neil Harris
Titolo libro/articolo recensito: Aldo Manuzio: L’uomo, l’editore, il mito
Traduttore: Maurizio Ginocchi
Edizioni: Carocci, s.l. [sed Roma] – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 166-172
Recensore/i: Gianni Villani
Etichette: XV secolo, XVI secolo, Aldo Manuzion,

Autore/i libro/articolo recensito: Nicolaus de Valle
Titolo libro/articolo recensito: Hesiodi Ascræi Opera et dies
A cura di: Jesús López Zamora
Edizioni: Droz, s.l. [sed Genève] – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 172-182
Recensore/i: Claudia Corfiati
Etichette: XV secolo, Niccolò della Valle, Opere e i giorni di Esiodo,

Autore/i libro/articolo recensito: Giovanni Gioviano Pontano
Titolo libro/articolo recensito: De bello Neapolitano
A cura di: Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Francesco Senatore
Edizioni: S.I.S.M.E.L.-Edd. del Galluzzo, Firenze – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 182-189
Recensore/i: Vincenzo Caputo
Etichette: Edizione critica, XV secolo, Giovanni Gioviano Pontano, De bello Neapolitano,

Autore/i libro/articolo recensito: Simona Mercuri
Titolo libro/articolo recensito: Umanesimo latino e volgare: Studî su Fonzio, Poliziano, Pico e Machiavelli
A cura di: Anna Corrias et alii
Edizioni: Società Editrice Fiorentina, s.l. [sed Firenze] – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 189-194
Recensore/i: Clementina Marsico
Etichette: Umanesimo, XV secolo, XVI secolo, Angelo Poliziano, Bartolomeo Fonzio, Giovanni Pico della Mirandola, Niccolò Machiavelli,

Titolo libro/articolo recensito: La biblioteca di Leonardo
A cura di: Carlo Vecce
Edizioni: Giunti, Firenze – 2021
Lingua: Francese
Pag. 194-200
Recensore/i: Émilie Séris
Etichette: Biblioteca, Biblioteca privata, XV secolo, XVI secolo, Leonardo da Vinci,

Titolo libro/articolo recensito: La biblioteca di Leonardo
A cura di: Carlo Vecce
Edizioni: Giunti, Firenze – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 200-208
Recensore/i: Anna Sconza
Etichette: Biblioteca, Biblioteca privata, XV secolo, XVI secolo, Leonardo da Vinci,

Autore/i libro/articolo recensito: Ita Mac Carthy
Titolo libro/articolo recensito: The grace of the Italian Renaissance
Edizioni: Princeton University, Princeton (N.J.) – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 208-218
Recensore/i: Oscar Schiavone
Etichette: Rinascimento, XV secolo, XVI secolo, Benedetto Varchi, Giorgio Vasari, Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio,

Autore/i libro/articolo recensito: Leon Battista Alberti
Titolo libro/articolo recensito: O humanismo e as racionalidades modernas
A cura di: Mário d’Agostino et alii
Edizioni: Annablume, s.l. [sed São Paulo] – 2021
Lingua: Portoghese
Pag. 218-224
Recensore/i: Ana Paula Giardini Pedro
Etichette: Umanesimo, XV secolo, Leon Battista Alberti,

Autore/i articolo: **
Titolo articolo: Abstracts dei contributi presenti nel fascicolo
Lingua: Francese/Inglese
Pag. 225-231
Etichette:

Autore/i articolo: Désirée Cappa et Oscar Schiavone curantibus
Titolo articolo: Index codicum manuscriptorum, Leonis Baptistæ Alberti Operum index, Index nominum
Lingua: Italiano
Pag. 233-260
Etichette: Indice,