Clara Cardolini Rizzo

Per Italinemo cura lo spoglio delle seguenti riviste:
Studi sul Settecento e l’Ottocento

Nata a Taranto nel 1986, è dottoranda in “Italianistica” presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dopo la Maturità Scientifica (votazione: 100/100), ha conseguito la Laurea di Primo Livello in Lettere Moderne (votazione: 110/110 e lode), la Laurea Magistrale in Filologia Moderna (votazione: 110/110 e lode) e l’abilitazione all’insegnamento per la classe A051 ‒ Materie Letterarie e Latino nei Licei e nell’Istituto Magistrale ‒ presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Risultata idonea al concorso d’ammissione al Dottorato di Ricerca in Italianistica presso la medesima università e l’Università degli Studi di Bologna, ha esordito come critica letteraria con la pubblicazione della monografia “Da ‘Versi giovanili’ a ‘Vocativo’. Semiologia poetica nel primo Zanzotto” (Scorpione Editrice, Taranto 2013, pp.298). Docente nei licei, giornalista e correttrice di bozze, collabora con le riviste scientifiche internazionali «Studi Novecenteschi», «Esperienze letterarie», «Testo», «Rivista di letteratura italiana», «La parola del testo», «Gradiva» e «Quo vadis, Romania?» dove sono rispettivamente apparsi i suoi contributi: “Saturare ‘Satura’: la s-volta nera e contingente di Clizia. Commento ai versi montaliani dell’’Angelo nero” (SN, n.1, 2015, pp.101-113), “Realismo alias populismo. La letteratura italiana nella storia d’Italia” (EL, n.4, 2015, pp.81-97), “L’io, gli altri e la storia. Sulla poetica di Andrea Zanzotto” (T, n.1, 2016, pp.75-91), “Strutturare le tracce. Verso l’effigie dell’Uomo: Zanzotto linguista” (RLI, n.2, 2016, pp.181-197), “Di luna in stella: le trasumanazioni celesti della poesia nelle ‘IX Ecloghe’ di Andrea Zanzotto” (RLI, n.3, 2018, pp.99-142), “La vita che esplode in una risata: ‘Cocotte’ di Guido Gozzano” (PDT, n.1-2, 2022, pp.159-184), “1961-1970: varianti di vita e d’autore ne ‘La religione del mio tempo’ di Pier Paolo Pasolini” (G, n.63, 2023, pp.51-72), “‘Charta (sporca)’ in ‘Poesie’: la funzione proemiale di un testo pasoliniano «retroattivo»” (QVR, 61, 2023, pp.86-100). Nella seconda monografia, “La poesia pastorale nell’età moderna. Le ‘IX Ecloghe’ di Andrea Zanzotto” (Edizioni Sinestesie, Avellino 2019, pp.286), i suoi studi e le sue ricerche si sono soffermati ulteriormente sulla produzione in versi del maestro di Pieve di Soligo, proponendo un commento, corredato di analisi testuale, della silloge del ’62. Nell’ultima, invece, “Il crudo realismo dei cuori puri. ‘La religione del mio tempo’ di Pier Paolo Pasolini” (Pensa MultiMedia, Lecce 2024, pp.408), mediante un’analisi “realistica” dei testi pasoliniani della silloge del ’61 confluiti nell’edizione di “Poesie” del ’70, si definisce Pasolini un poeta modernista oltre che realista e si etichettano le sue modalità d’azione, non soltanto linguistica, sotto la formula di “stile della dissonanza”, che propriamente si confà all’essere disorganico ed eretico del poeta di Casarsa.